Biblioteche:da granai dell'umanità a luoghi abbandonati
A seguire il comunicato stampa del Sindacato Generale di Base del Comune di Pisa, una riflessione sulla gestione, passata e presente, della cultura, delle occasioni mancate. Un ragionamento che puo' essere esteso ad altre città e territori...
La preoccupazione sul futuro della biblioteca comunale di Pisa è
fondata e riguarda tutti\e: lavoratori, lavoratrici, sindacato. Ma per
capire la situazione odierna , una volta tanto, bisogna partire da
lontano ossia da quando le biblioteche erano pensate alla stregua dei granai, strumenti di
vita attiva indispensabili per le comunità.
Molti anni fa è tramontata l'idea delle piccole biblioteche di
quartiere, avamposti non solo culturali ma punti di riferimento per le
attività sociali delle comunità locali.
La biblioteca comunale, per anni, è rimasta nella sua sede dei
Lungarni poi è stato deciso il trasferimento alla SMS, trasferimento attuato
in fretta e furia (per esigenze elettorali ) con la struttura non ancora
completata.
Fin dall'inizio abbiamo capito che alle dichiarazioni di
intenti non sarebbero seguiti fatti reali, non avremmo mai visto
insomma lo spazio Sms come punto di riferimento per la intera città
(nonostante il mai interrotto afflusso di pubblico), con attorno un
giardino trasformato, nella buona stagione, in sala studio, luogo
propizio alla presentazione di libri e concerti. Non avremmo avuto gli
organici previsti per far fronte a tutte le attività pensate e necessarie per un polo culturale
(all'inizio si parlava di 20 unità oggi ridotti a 10 e poco piu'),
avremmo dovuto impiegare mesi per il corretto funzionamento degli
ascensori con una parte della struttura (la terrazza) a lungo inagibile
all'utenza.
La situazione odierna alla Biblioteca è figlia non solo della
progressiva disaffezione per la cultura ma anche risultato dell'assenza
di una programmazione culturale che all'occorrenza diventerebbe anche
polo di attrazione turistico.
La struttura viene abbandonata al suo destino, il personale in
uscita mai sostituito, quello che resta sempre piu' demotivato, quasi invogliato a chiedere il trasferimento ad altri uffici.
E' la debacle non solo della biblioteca ma di una idea di
civiltà e di servizio pubblico basata sull'offerta culturale, non si
vede il nesso tra cultura e socialità e per questo la riduzione di
personale è arrivata al punto di non ritorno tanto che l'Amministrazione
Comunale sta pensando, senza dirlo esplicitamente, a una gestione esternalizzata come
già avvenuto all'università.
E se cosi' sarà, avremo giovani della cooperativa pagati la metà
dei colleghi comunali che per altro hanno lo stipendio piu' basso di
tutto il pubblico impiego.
Ma una volta "risolto" con la esternalizzazione il problema
degli organici, qual'è il progetto della Amministrazione, e del neo
assessore Magnani, a proposito di biblioteca, cultura, spazio espostivo
Sms , spazio solo sporadicamente utilizzato? Sarebbe utile saperlo, anzi doveroso da parte degli amministratori
non giocare a nascondino come stanno facendo da mesi assumendo nella dotazione organica per lo
piu' agenti di Polizia locale ma dimenticando, o quasi, tutti gli altri servizi
Sindacato Generale di base
Commenti
Posta un commento