Silenzi e ipocrisie al capezzale del Governo

La crisi come finirà? Ad oggi è meglio osservare che cedere ad analisi troppo particolareggiate, peggio ancora sarebbe ipotizzare la data delle prossime elezioni.
Il partito del Non voto è variegato come del resto quello favorevole a nuove elezioni per la fine di Ottobre, chi la spunterà non è dato saperlo, dovremo attendere ancora una settimana.

Ma già oggi possiamo avere alcune certezze, per esempio
  • sono iniziate le grandi manovre all'interno dei partiti, non sono da escludere scissioni in Forza Italia e nel Pd. Se Forza Italia è ormai un partito in crisi alle prese con la fuga del suo elettorato verso la Lega di Salvini, il Partito democratico ha parlamentari per tre quarti fedeli a Renzi e disponibili alla nascita di un eventuale partito liberal di centro. Ma da qui a riscuotere i consensi elettorali corre grande differenza. E poi a chi gioverebbe la scissione dei Renziani, da quali intenti \interessi sarebbe mossa?
  • un goveno tecnico rischierebbe di assumere decisioni impopolari con inevitabili ripercussioni negative alle prossime elezioni, vicine o lontane che siano. Quelle che fino a poche settimane fa sembravano alleanza innaturali potrebbero scaturire dal sostegno ad un eventuale governo tecnico incaricato di scongiurare l'aumento dell'Iva, approvare la riforma fiscale e portare a casa la riduzione del numero dei Parlamentari. La riduzione dei Parlamentari era, giusto per rinfrescare la memoria a noi tutti\e, uno dei cavalli di battaglia del Piano di rinascita democratica della Loggia segreta P2, sarebbe interessante rileggerselo con gli occhi rivolti al presente (http://web.tiscali.it/comunisti-pistoia/Memoria/RinascitaDemocratica.htm)
  • le decisioni da sottoporre a un eventuale governo tecnico , provvisorio o di transizione che sia, quali potrebbero essere? La riforma istituzionale e la manovra economica oppure solo quest'ultima, si continuerebbe sulla strada intrapresa dalla quota 100 e dal reddito di cittadinanza o andremmo verso la loro progressiva eliminazione? E intanto la vendita dei titoli di stato è andata al di sotto delle previsioni, ad oggi mancano ancora 120 miliardi, poi c'è l'incognita dell'aumento dell'Iva che viene visto da Confindustria come il male assoluto.
  • Nella crisi i soli a tacere sono i lavoratori e i sindacati, tutti stanno a guardare in attesa di conoscere i risvolti. Ma sicuramente, vuoi per le ferie di agosto, vuoi per la solita subalternità dei sindacati all'economia e alla finanza, tanto silenzio desta preoccupazione perchè sia in caso di nuovo esecutivo che di  nuove elezioni, i lavoratori avranno tutto da perdere, tra le priorità non ci saranno i rinnovi dei contratti, l'aumento del potere di acquisto, la revisione delle norme previdenziali, l'orario di lavoro (da ridurre ) e il potere di acquisto (da accrescere), tra le priorità non rientra la bonifica dei siti ambientali e la riconversione delle produzioni nocive per l'uomo e l'ambiente.Ha ancora senso allora tacere? Noi pensiamo di No e come dice un proverbio:chi tace acconsente

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