Concorsi pubblici: le novità

I nuovi concorsi pubblici sono stati oggetto di innumerevoli polemiche e in queste ore vengono ripensati ripensati in base alla valutazione dei titoli riguardante i titoli di studio. Resta la criticità , a dir poco, dei cosiddetti requisiti «di esperienza», legati al curriculum lavorativo dei candidati, requisiti che potranno essere presi in considerazione dalle singole amministrazioni creando interpretazioni discrezionali. Di questo, e di altro, parlerà una circolare della Funzione pubblica in uscita a giorni.

E' stata invece esclusa la possibilità di un concorso riservato ai precari della Pa che operano da anni con varie tipologie contrattuali, avevamo ragione da vendere nel dire che il Governo Draghi non avrebbe effettuato alcuna ricognizione del precariato oggi esistente muovendosi verso il superamento di questa criticità

Rimandiamo comunque all' articolo 10 del Dl 44/2021 che disciplina i nuovi concorsi . Abbiamo già detto che master e corsi post universitari, se avessero un titolo preferenziale ,rappresenterebbero un indubbio vantaggio per alcuni ma anche una beffa per quanti non possono permettersi questi percorsi costosi e economicamente poco accessibili oltre a rappresentare un ostacolo per i piu' giovani.

Nella versione finale si farà riferimento ai  «titoli di studio regolarmente riconosciuti» mentre titoli ulteriori ed esperienza professionale darà vita a punteggio aggiuntivo e in molti casi potrebbero determinarsi situazioni non sempre chiare se ogni decisione verrà demandata alla discrezionalità delle singole amministrazioni. 

I fatti dimostreranno se  verrà rispettata la tanto sbandierata proporzionalità tra parametri di valutazione e la tipologia professionale richiesta dal concorso .

Prova scritta e prova orale, valutazione dei titoli di studio dovrebbero essere le basi sulle quali si baseranno le imminenti procedure concorsuali di urgenza. 

Tutto da dimostrare che i concorsi riusciranno a sostituire il personale in uscita raggiungendo la fatidica soglia delle 150 mila assunzioni all’anno.

 

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