La tassazione separata dei contratti di secondo livello: come rafforzo il welfare aziendale dividendo lavoratori e lavoratrici



Nei prossimi mesi, come già accaduto nel lavoro privato, racconteranno ai lavoratori e alle lavoratrici della Pa una lieta novella che poi tanto lieta, se proviamo a ragionare un po', non sarà.
 
Viene annunciata la tassazione separata per i premi di produttività  ma cosa è la tassazione separata?
 
Una tassazione ridotta applicata a  redditi percepiti o  una tantum o solo periodicamente come appunto è la produttività.
 
Ma questi soldi non scaturiscono da percorsi formativi o da elargizioni eccezionali derivanti da accordi aziendali, sono invece parte integrante del nostro salario.
 
Da lustri ormai la produttività è costruita attraverso un fondo nel quale confluiscono risorse stabili determinate dal contratto nazionale e altre risorse variabili aggiunte dalle amministrazioni in base anche ai risparmi di spesa. Le amministrazioni possono decidere se e come  incrementare il Fondo e al contempo hanno carta bianca nell'imporre onerose merci di scambio degli incrementi , ad esempio l' aumento delle posizioni organizzative, nuovi meccanismi di valutazione, la destinazione di questi soldi ad alcune voci contrattuali che potrano favorire alcuni dipendenti a discapito di altri.
Per fare un esempio si puo decidere di incrementare il fondo chidendo che una certa quota sia destinata alle Po o ad una specifica indennità percepita da parte di personale, i margini di contrattazione sono esigui, per lo piu' prevale il ricatto (se vuoi accrescere il Fondo  per mantenere inalterata la produttività scendi sempre a compromessi)
 
L'effettivo potere contrattuale è poi ridotto ai minimi termini dalla costante e progressiva riduzione delle materie oggetto di contrattazione con la Rsu.
 
Il Governo ha intrapreso una strada già battuta da altri esecutivi: non ridurre complessivamente la tassazione sui redditi da lavoro dipendenti ma spingere sempre piu' a rafforzare il secondo livello di contrattazione prevedendo minor tassazione per questa piccola parte del reddito. In tal modo si potenzieranno welfare azinedale e  premi di produttività  prevedendo un minore prelievo fiscale, giusto per rendere agli occhi dei lavoratori e delle lavoratrici piu' appetibile l'accordo di secondo livello con il datore di lavoro. In questo modo gli stessi contratti nazionali verranno non solo depotenziati ma piegati a logiche aziendali su innumerevoli materie.
 
La decisione arriva nella risposta dell’Agenzia delle Entrate a un interpello (il n. 223/2021) prevedendo la tassazione separata per i compensi derivanti dai contratti integrativi che poi dipendendono sempre dalla performance e dalla valutazione dei dipendenti .
 
Questi soldi, parliamo del fondo, furono sottratti alla 14ma mensilità (non prevista) per i 3,2 milioni di dipendenti pubblici e sono caratterizzati da una distribuzione diseguale a seconda dei livelli (o profili professionali di appartenenza), vincolati al cosiddetto ciclo della performance.
 
La valutazione e la meritocrazia sotto forma di pagelline si è dimostrata nel tempo del tutto inutile ad accrescere le prestazioni e i servizi ma è stata invece funzionale a piegare ogni resistenza e critica dei lavoratori alla organizzazione del lavoro che, guarda caso, da anni non è piu' oggetto di contrattazione.
 
Ci pare evidente che la strada intrapresa dal Governo sia quella di favorire i premi aziendali senza rivedere il sistema di tassazione sui redditi da lavoro, far credere che potenziando il secondo livello di contrattazione avremo maggiori favori quando invecce si indebolirà in toto il potere contrattuale della forza lavoro.
 
E con il secondo livello di contrattazione arriveranno welfare e sanità integrativa a discapito del rafforzamento della sanità e previdenza pubblica nonostante oltre 110 mila morti da Covid e le proiezioni sulle pensioni di domani che, calcolate con il sistema contributivo, prevedono assegni sempre piu' leggeri, in molti casi pari al 40% dell'ultima busta paga.
 
Perchè allora non rivedere il sistema previdenziale e la tassazione sul reddito da lavoro dipendente? Perchè il secondo livello di contrattazione e la tassazione separata è piu' conveniente, serve a ridurre  l'effettivo potere di acquisto e di contrattazione favorendo lo scambio tra salari e servizi attraverso il welfare aziendale.
 
Come già accaduto nel settore privato, la tassazione separata diventa il cavallo di Troia per la contrattazione e la salvaguardia del potere di acquisto, rafforza il sistema delle pagelline , favorisce il welfare aziendale e contribuirà a dividere ulteriormente la forza lavoro.
 
La frittata è fatta...grazie a Governo Draghi e Cgil Cisl Uil che lo sostengono attivamente
 

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