Ipermercati aperti fino alle 13 del 1 Maggio: una ordinanza del Governatore Giani senza senso

a seguire il comunicato della Cub di Pisa
 
Una ordinanza firmata dal Governatore della Regione Toscana, Giani, autorizza gli ipermercati ad aprire fino alle 13 del 1 maggio. La nostra Regione è in ritardo nelle vaccinazioni e alcune categorie che per legge avrebbero dovuto essere da tempo immunizzate attendono ancora di essere chiamate come il caso della protezione civile, maggiore attenzione allora non guasterebbe.

I sindacati si erano fidati delle promesse della Giunta Regionale non facendo i conti con la realtà ossia di una maggioranza ostaggio dei poteri forti e delle associazioni datoriali.

Se cosi' non fosse sarebbe passato il principio della chiusura dei punti vendita per evitare contagi  e assembramenti, principio per altro recepito da altre Regioni italiane che hanno autorizzato l'apertura esclusiva dei piccoli negozi e non dei medi e grandi centri dove l'affollamento è sicuramente maggiore. E parliamo di territori con il nostro stesso numero di contagi .

Tuttavia non si tratta solo di norme anti covid ma di ragioni legate ai contratti di settore che da anni, ormai, prevedono la possibilità di aprire le attività anche in giorni di festa come 25 Aprile e 1 Maggio costringendo parte della forza lavoro a recarsi al lavoro in cambio di pochi euro.

I sindacati che da anni scioperano contro il lavoro al 1 Maggio sono gli stessi ad avere sottoscritto i contratti nazionali che permettono il lavoro nella festa dei lavoratori o demandano alla contrattazione di secondo livello il compito di decidere sui giorni festivi di apertura. Ma ben presto alla contrattazione aziendale è subentrato il diktat dell'impresa a conferma che ogni concessione alle richieste datoriali si trasforma in cocente sconfitta aumentando i tempi di lavoro e riducendo tutele individuali e collettive

La politica non dovrebbe essere sorda alle richieste dei lavoratori e delle lavoratrici che in realtà sono abbandonati al loro destino. E la ordinanza della Regione Toscana è un esempio eloquente

 

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