Gli effetti(devastanti?) dello smart working sulla salute dei lavoratori e delle lavoratrici

La pandemia ha fatto scoprire alla forza lavoro lo smart working nonostante una legge in vigore da anni e sostanzialmente inapplicata.

Sono state pubblicate recentemente alcune ricerche che studiano gli effetti negativi della modalità agile sulla salute della forza lavoro a confutare innumerevoli luoghi comuni su chi opera da casa.

;Le responsabilità non sono certo, come qualcuno scrive, nel repentino e talvolta improvvisato utilizzo dello smart, esistono invece analisi ben diverse che dimostrano come la modalità agile rappresenti una sorta di cottimo o comunque arrivi a un livello di sfruttamento e di controllo, nonchè di alienazione, impensabili.  

La domanda alla quale rispondere, a partire dai documenti di valutazione del rischio, è quale sia l'impatto dello smart sul benessere, o presunto tale, psico fisico della forza lavoro con ore trascorse al pc, connessione che va ben oltre l'orario di lavoro, assenza di interazione sociale ed estraneamento dal contesto sociale.

Alcuni Rls hanno piu' volte denunciato stress e disturbi legati all'ansia e alle paure, casi di depressione e una sistematica assuefazione a ordini aziendali sempre meno sostenibili. Poi c'è chi parla anche di basi di burn out a dimostrare che dietro la modalità agile si celano talvolta delle insidie pericolose per la nostra salute.

Il “lavoro agile” avviene secondo i canoni del lavoro a progetto ma al contempo deve rispettare orari di lavoro rigidi e viene sottoposto sovente a crontrolli continui per accertarsi delle prestazioni del singolo dipendente.  

E' poi innegabile che in prevalenza siano le donne a svolgere il lavoro agile a cui si aggiunge la cura degli anziani, dei minori e della famiglia in generale, un lavoro aggiuntivo da sempre senza retribuzione e risconoscimento alcuno. Se poi aggiungiamo la penuria degli strumenti informatici, l'assenza di strumenti aziendali in dotazione al singolo dipendente, le decurtazioni economiche alle quali sono soggetti quanti operano in smart, il rapporto tra costi e benefici siamo certi che sia quello strombazzato dai cantori delle nuove modalità lavorative?  

E' poi innegabile che lo smart annulla i confini tra vita lavorativa e vita privata, tra gli spazi di lavoro e quelli familiari.

In contesti dove vivono piu' soggetti, di età diversa e con esigenze diversificate, lo smart puo' essere anche fonte di innumerevoli problemi oltre a rappresentare un aggravio lavorativo per le donne per le quali ormai i tempi di vita e di lavoro si confondo sempre piu' determinando ansia, preoccupazione e stress.

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