Alle elezioni RSU nel PUBBLICO IMPIEGO

 

A quanto ammonta la spesa per il welfare delle famiglie? Nel 2023 attorno a 27 miliardi. E’ lecito chiedersi se le politiche intraprese siano state adeguate e se gli stanziamenti economici risultano sufficienti? Noi non abbiamo mai letto relazioni e report, al contrario gli studi vengono richiesti per suffragare la linea Governativa e le scelte intraprese, ad esempio quelle di reiterare e potenziare le detassazioni sugli accordi di secondo livello

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  Sempre nel 2023 i miliardi spesi per la inclusione sociale erano circa 29 miliardi, ora immaginiamoci la spesa militare italiana al 2,5% del PIL come annunciato dalla Meloni e chiediamoci dove prenderanno queste risorse visto che siamo osservati speciali della Ue e la documentazione di entrate ed uscite sarà vagliata a livello comunitario.

Fatti due conti, a bilancio dello Stato l’incremento delle spese militari costerà 25 miliardi di euro in più da aggiungere agli attuali 32

Ora la sostenibilità di queste scelte può derivare da due opzioni: tagliare le spese sociali o sperare in una rapida decisione della Ue di escludere l’aumento della spesa militare dalle norme che regolano il Patto di stabilità.

I rischi che corre il welfare state sono tangibili, le risorse per istruzione e sanità non ci sono, dal PNRR sono usciti innumerevoli opere di natura sociale, 5,6 milioni di persone vivono in povertà assoluta e il numero potrebbe presto aumentare.

Serve l’aumento delle spese militari? Ovviamente no ma per giustificarlo arrivano le classiche narrazioni a senso unico magari per occultare la richiesta pressante Usa alla Ue di farsi carico in misura crescente delle imprese di guerra.

 

Le risorse investite nel militare vengono intanto sottratte al sociale, a misure di sostegno alle famiglie bisognose o perfino a raddoppiare il bonus energia a favore delle famiglie che vedono dilapidati i salari per l’aumento dei costi dei generi energetici

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