Lettera all'ambasciata Palestinese in Italia

 

Questo il testo della lettera-documento, con i nomi dei primi firmatari, rivolta all'Ambasciata Palestinese in Italia per iniziativa del gruppo "Napoli per la Palestina Libera". Il breve testo, inviato anche agli organi di stampa, intende sollecitare chiarimenti e/o prese di posizione  su episodi e comportamenti messi in atto recentemente dall'Anp, che hanno destato sconcerto e riprovazione da parte di molti sostenitori della causa palestinese.
Grazie per l'attenzione 
Francesco Romanetti




Siamo un gruppo di giornalisti, avvocati, docenti, sindacalisti, artisti, registi e professionisti vari, che alcuni mesi fa hanno dato vita al gruppo “Napoli per la Palestina Libera”, per denunciare l'indifferenza nella quale si sta consumando un atroce genocidio e per sostenere nei modi più incisivi possibili la causa della libertà palestinese. Negli ultimi mesi, oltreché indignati di fronte agli efferati episodi quotidiani di guerra e di distruzione sistematica delle condizioni materiali minime di sopravvivenza del popolo di Gaza, da parte israeliana (favoriti e appoggiati dai paesi occidentali a guida statunitense), assistiamo alla repressione nelle città della Cisgiordania occupata, a cominciare da Jenin, dei resistenti palestinesi ad opera delle milizie dell’ANP. A questo proposito, ci sembra molto grave che l’ANP abbia silenziato una delle poche fonti d’informazione che riuscivano ad aggirare la censura imposta da Israele e dai paesi occidentali, impedendo ai giornalisti di Al Jazeera di svolgere il rischioso lavoro di libera testimonianza e informazione. Siamo consapevoli che le guerre, e in questo caso il genocidio, si facciano sia con le armi che col controllo dell’informazione, fino a trasformarla in propaganda.
Da qui la richiesta di chiarimento e un’eventuale e augurabile dissociazione da parte della rappresentanza diplomatica palestinese in Italia, rispetto ad azioni e comportamenti dell’ANP che aggravano il genocidio perpetuando lo stato di sofferenza e martirio dei palestinesi.

Adele Arciello docente
Alex Zanotelli padre missionario comboniano
Annalisa De Lorenzo architetta
Annamaria Lenzi assistente sociale
Anna Motta fisioterapista
Carlo Cerciello regista e formatore teatrale
Carlo Luglio regista e docente
Diana Nunziante docente universitaria
Enrico De Notaris psichiatra
Felicetta Parisi medico pediatra
Francesco Romanetti giornalista
Guido Piccoli giornalista e sceneggiatore
Giuseppe Marziale avvocato
Giusy De Simone docente
Maria Grazia Gravina docente
Mario Martone docente e filmaker
Marisa Savoia dirigente biologa
Massimo Ferrante cantante
Michael Leonardi docente scrittore
Paolo Lubrano Lobianco pensionato
Philip Rushton collaboratore linguistico
Renzo Carlini docente
Rossana Spatola medico
Salvatore Minolfi docente e saggista

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