Come ti statalizzo le materne comunali per coprire le inefficienze della macchina comunale.

L'assessore Munno non trova tempo per parlare con sindacato e lavoratrici? Il tempo lo impiega per statalizzare le scuole dell'infanzia

Sono settimane che attendiamo di incontrare l'Assessore Munno che non aveva tempo per il sindacato ma in realtà voleva solo evitare il confronto per lavorare, ad insaputa di educatrici e genitori, al piano di dismissione delle tre scuole materne del Comune.

La statalizzazione è stata portata dentro la Conferenza dei Sindaci della Provincia di pisa dedicata all'educazione.

A distanza di due mesi e mezzo si viene a sapere che il Comune di Vecchiano aveva chiesto l'apertura di una sezione di scuola materna nel territorio comunale a fronte della chiusura di una scuola paritaria nella frazione di Filettole, richiesta motivata dalla presenza di 27 bambini in piu' alle scuole dell'infanza, alcuni dei quali disabili e con Bisogni educativi speciali (BES). Ma questa richiesta, che andava verso il potenziamento dell'offerta educativa pubblica, si è scontrata con la prepotenza dell' Amministrazione comunale di Pisa, capoluogo di Provincia, desiderosa solo di liberarsi delle tre materne comunali anche a discapito dei bisogni di bambini residenti in altri comuni. A metà Ottobre è arrivata formalmente la richiesta di statalizzare le tre scuole dell'infanzia comunale solo per far risparmiare decine di migliaia di euro al Comune di Pisa desideroso di dismettere servizi educativi e culturali pubblici per coprire, con il personale delle materne, i buchi di organico derivanti dal fallimentare piano occupazionale che ha determinato solo assunzioni in alcuni settori abbandonandone molti altri.

Noi, come un anno fa, siamo certi che giudicare inutile la presenza discuole comunali sia il frutto di una visione miope e sbagliata del ruolo di un Comune, evidentemente la Giunta Conti ritiene cultura e istruzione spese o inutili o funzionali solo alla propria immagine e così non si fanno scrupoli a statalizzare le tre materne piaane anche a costo di privare i bambini di un altro comune del servizio pubblico.

Altro aspetto da non sottovalutare è la ricaduta occupazionale negativa di questa scelta con le lavoratrici delle aziende impiegate negli appalti che perderebbero il loro posto (cambiando datore di lavoro verrebbero meno gli impegni in materia di appalti).

Sia ben chiaro che l'Amministrazione non intende statalizzare tre scuole dell'infanzia per aprire magari dei nuovi asili nido, in un colpo solo si risparmierebbero centinaia migliaia di euro e si avrebbe una forza lavoro da ricollocare nei settori dove ormai non c'è piu' personale.

Cambiato l'assessore alla istruzione permangono gli indirizzi della Giunta Conti per disinvestire in cultura e istruzione, una decisione folle che ha già determinato 3 scioperi nelle scuole comunali e di certo acuirà tensioni e conflitti con una Giunta che non sa gestire il personale e i servizi comunali disinteressandosi ai lavoratori e alle lavoratrici soprattutto a quelli degli appalti

SINDACATO GENERALE DI BASE PISA

CONFEDERAZIONE COBAS PISA



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