ILVA/Arcelor-Mittal LAVORATORI SOTTO RICATTO!
Politici servitori dei poteri
forti, sindacati consenzienti da sempre, mass media ecc. ecc. agitano un
pericolo da scongiurare “La chiusura dell'ex ILVA”per far digerire ulteriori
misure ai danni dei lavorato ri e cittadini. Tanta agitazione non si è manifestata neanche di fronte alla morte di
centinaia di vite umane (lavoratori,
cittadini, bambini). Il vero
obiettivo è fare accettare ai lavoratori e ai cittadini, migliaia di esuberi e
autorizzazioni a continuare a produrre
inquinando. La più terribile, nelle
esternazioni, è la ministra Bellanova “Impedire
che Taranto divenga il più grande cimitero industriale
europeo”. Oggi qualcuno dice: “Non occorreva la sfera di cristallo per capire che
sarebbe finita così, solo gli sprovveduti potevano pensare seriamente che la multinazionale
non conosceva la complessità dell'acquisizione
dell’ILVA”. Si evita di dire che: chi
esaltava e sottoscriveva l'accordo del 6.09.2018 annunciando la salvaguardia di
tutti i posti di lavoro oggi viene smentito dai fatti. La FLMUniti, unico
sindacato che insieme ai comitati dei cittadini si è battuto contro l'accordo
truffa e denunciato l'illegalità dell'inquinamento e dello sfruttamento che è
continuato nei confronti dei lavoratori e dei cittadini di Taranto. La FLMUniti ribadisce
con coerenza la propria posizione, chiusura delle fonti inquinanti, garanzia
del salario e dell'occupazione con la bonifica del sito e del territorio
utilizzando gli stessi lavoratori del
siderurgico, dell'indotto e dei tanti disoccupati di Taranto e provincia, che l’ILVA paradossalmente ha creato. Non sarà con
i proclami che si potrà ottenere un cambiamento radicale che salvaguardia il futuro dei lavoratori e la tutela dell'ambiente,
ma con una lotta vera che sappia fare arretrare le pretese del profitto,
facendo assumere la responsabilità al Governo. Così come lo Stato ha speso 20 miliardi per salvare le banche è giunto
il momento di rivendicare a carico dello Stato la tutela dei lavoratori e dei
cittadini anziché il profitto di pochi e l'impoverimento di tanti, pretendere un piano
straordinario, sotto il controllo dei lavoratori e dei comitati cittadini, che possa ridare lavoro, salario e
soprattutto salvaguardare la salute e il futuro dei lavoratori e dei cittadini
di Taranto. Basta con i ricatti e le
fandonie raccontate per non cambiare nulla ma peggiorare l'esistente (così
come a Genova e in altre città, anche a Taranto l'area a caldo del siderurgico è incompatibile con la vita umana) L'unica alternativa è fermare l'inquinamento,
bonifica totale del sito e del territorio, riconversione con produzioni compatibili che garantiscano piena
occupazione.
UNIONE TRA
LAVORATORI E CITTADINI LA SALUTE E IL LAVORO INTERESSE COMUNE
Federazione
lavoratori Metalmeccanici Uniti
Confederazione
Unitaria di Base Milano: V.le Lombardia 20 -
tel. 02/70631804 www.cub.it - e mail
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Taranto: Via Plateja, 15
Tel. 099/5932922 email flmucubtaranto@gmail.com
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