MOSE : Zaia che fa?


Zaia si domanda perché il MOSE non sia in funzione !! Lui... Presidente del Veneto da 9 anni dal 13 aprile 2010
Ex vicepresidente con Galan dal 2005 al 2008
Ex ministro governo Berlusconi dal 08 maggio 2008 al 16 aprile 2010

A seguito dell'alluvione del Veneto del 2010, l'amministrazione ha modificato una legge regionale (L.R. n. 11/2004) cambiando le normative cambia in materia di governo del territorio e cosi'consentendo la ristrutturazione di ruderi agricoli fino a 800 metri cubi.... ma non ha detto nulla sul Mose.

Che fa Zaia?

Queste sono le paratie utilizzate in Olanda e la manutenzione è Semplice, molto meno costosa e si sarebbe risolto tutto con due motori!
Il modello Olandese non richiedeva e non richiede manutenzione milionaria. Si aziona con un semplice interruttore. Non servivano gallerie chilometriche sotterrane. Ma evidentemente "non si potevano mangiare quattrini agli italiani", è questo il commento ascoltato dai Veneziani sempre piu' incazzati con i politici.

L’Olanda è avanti anni luce su questi problemi visto che vive metri sotto il livello del mare e non ha MAI acqua alta !!! Quindi la prima domanda che dobbiamo farci è, ma perché non abbiamo interpellato loro per questo problema ?????
In realtà era stato presentato questo progetto..... ma è stato preferito il MOSE..... da CHI??

La motivazione che avrebbe portato alla bocciatura questo progetto sarebbe che mezzo Lido e mezza Pellestrina sarebbero state coperte da queste paratie mobili.... e 100 e passa metri di spiaggia con i relativi stabilimenti balneari non sarebbero più stati utilizzabili.

Ufficialmente è stato bocciato dalla Salvaguardia per Venezia per l'impatto visivo. L’opera, qui a Venezia, doveva essere invisibile quando non era in funzione.

Di certo non si può dire che il MOSE abbia un impatto visivo zero. Tre isole di cemento il mezzo alle bocche di porto cosa sono???

Di certo l'impatto sulla laguna del MOSE incompiuto è comunque già da oggi devastante a seguito delle correnti modificate dalle opere eseguite e dell'effetto imbuto provocato dalle correnti in ingresso ed uscita a seguito dell'alternarsi delle maree in laguna, laguna già messa a sacco con i 44 ettari di Casse di Colmata cementate, utilizzate per stoccare i fanghi dragati, che hanno ridotto lo spazio lagunare che è un catino chiuso.

CHI PAGA IL CONTO FORSE NON BASTA DIRE COME NEGLI ANNI '80 “CHI INQUINA PAGA” OCCORRE UNA SOLLEVAZIONE DELLA POPOLAZIONE VENEZIA E UTILIZZARE OGNI STRUMENTO LEGALE PER FAR PAGARE IL DOVUTO A CHI CON IL SUO OPERATO HA PORTATO VENEZIA ED I VENEZIANI A SUBIRE IMPOTENTI IL TRAGICO EVENTO DELL'ACQUA ALTA DEI GIORNI SCORSI

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