Non cresce di tanto l'aspettativa di vita...ma l'età pensionabile invece si

L'aspettativa di vita induce a facili semplificazioni, potremmo pensare all'invecchiamento progressivo della popolazione che indurrebbe a rivedere il nostro welfare e dall'altra ad innalzare l'età pensionabile. Ma una osservazione piu' acuta indurrebbe invece a riflettere sul fatto che la scienza e la tecnologia, il benessere e i progressi della medicina per anni hanno determinato l'aumento della aspettativa di vita ma che questo trend si è nel frattempo fermato.

In Italia molte famiglie vivono una situazione difficile con i soldi che non bastano ad arrivare a metà mese, il crollo del potere di acquisto è sotto gli occhi di tutti\e e a sottovalutarlo sono i politici, i datori di lavoro e alla fin fine anche i sindacati firmatari dei contratti

Se non hai i soldi per visite e prevenzione alla fine anche la aspettativa di vita non cresce piu' oppure se aumenta statisticamente crescono le malattie e molte di queste diagnosticate troppo tardi per essere curate adeguatamente

Stando ai dati ufficiali dell'Istat e una nota Ansa "la stima è di 80,8 anni (+0,2 sul 2017) mentre per le donne è di 85,2 anni (+0,3). A 65 anni di età la speranza di vita residua è di 19,3 anni per gli uomini (+0,3 sul 2017) e di 22,4 anni per le donne (+0,2).Prosegue la crescita, in termini assoluti e relativi, della popolazione anziana. Al 1° gennaio 2019 gli over 65enni sono 13,8 milioni (rappresentano il 22,8% della popolazione totale), i giovani fino a 14 anni sono circa 8 milioni (13,2%), gli individui in età attiva sono 38,6 milioni (64%)".

Negli ultimi anni tuttavia il trend non è piu' cosi' in aumento come il passato, l'onda lunga dei trenta anni cosiddetti gloriosi si sta esaurendo e ben presto ci renderemo conto che si vive piu' a lungo ma portandosi dietro patologie e malattie sempre piu' diffuse.

La statistica viene utilizzata per giustificare l'innalzamento dell'età pensionabile, infatti i requisiti per la pensione di vecchiaia fino al 2021 prevederanno i 67 anni di età, poi torneranno a salire, questa è la decisione assunta dal Governo Conte bis in base ai dati Istat che prevedono la crescita di 0,021 decimi di anno della speranza di vita a 65 anni.

E sempre fino al 2021, salvo modifiche nelle prossime manovra di bilancio, si potrà andare in pensione prima ma con decurtazioni dell'assegno previdenziale approfittando della cosiddetta quota 100 ( 62 anni di età e 38 di contributi.).

La Legge Fornero rappresenta ormai un punto fermo per tutti, anche chi ha introdotto la quota 100 si è ben guardato dal cancellare la odiata legge previdenziale che da qui a 20 anni ci farà andare in pensione alle soglie dei 70 anni di età e magari saremo costretti a cercarci un'altra occupazione perchè l'assegno sarà troppo basso per vivere grazie al sistema contributivo con cui viene calcolato l'importo. Pensioni da fame e lavoratori sempre piu' vecchi, è questo lo scenario futuro, precarietà salariale e sociale, malattie, anche lavorative, in aumento. Chi ha detto allora che vivremo sempre piu' a lungo, sani e atletici lo ha fatto solo per giustificare l'aumento dell'età lavorativa

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