Manuel Castells e la crisi della democrazia liberale nel mondo


 
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Manuel Castells e la crisi della democrazia liberale nel mondo

Manuel Castells | cepchile.cl

26/11/2019

Manuel Castells è un sociologo di fama internazionale, spagnolo di nascita, naturalizzato statunitense. È nato nel 1942 e dall'età di 25 anni, dal 1967, insegna all'università. Dapprima come assistente e ricercatore, partendo dalla Francia, e poi toccando le più prestigiose università europee e statunitensi, Oxford, Cambridge, Mit, come professore. Ma per questo basta leggere i siti che di lui si interessano e riportano il suo curriculum vitae.
In questo breve video, che abbiamo sotto tradotto, ci propone la sua analisi di ciò che sta accadendo ora in Chile, ma non solo.

Per ascoltare l'intervento nella sua interezza, di cui il piccolo video è stato non è che un estratto, bisogna andare sul sito www.cepchile.cl dove lo si potrà ascoltare, naturalmente in spagnolo, lo si trova in prima pagina ora, sfortunatamente senza sottotitoli, così come invece questo breve estratto porta, anche se solo in spagnolo
Ricordo che uno dei primi libri, di interesse, che ha travalicato i confini, è stato nel 1972, Castells aveva trent'anni, pubblicato in Francia e poi nel 1974 tradotto anche in italiano, da Marsilio nel 1974. Un testo significativo, La questione urbana, che ha come oggetto di studio un problema importante per l'uomo, dal punto di vista sociologico, il problema della città e delle abitazioni, su cui anche Friedrich Engels aveva scritto, in un saggio ben noto, Per la questione delle abitazioni nel 1872.

Tiziano Tussi

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Manuel Castells y la crisis de la democracia liberal en el mundo
(Manuel Castells e la crisi della democrazia liberale nel mondo)

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Quello che sta accadendo ora in Cile non è per niente eccezionale, è un fenomeno globale.

Non abbiate paura, nel senso che non siete soli, se doveste affondare, affonderete con tutto il resto del mondo. Perché tutto il mondo è nelle medesime condizioni.
La specie umana si deve convincere unanimemente, non solamente rispetto al clima, ma anche rispetto alle istituzioni, rispetto alle aspirazioni di tutti i giovani del mondo.

O ci attualizziamo o scompariremo: in breve termine istituzionalmente, a medio termine, 50/100 anni, come specie.

I movimenti sociali non sono movimenti politici, i movimenti politici sono politici, vanno in cerca della trasformazione dello Stato. I movimenti sociali sono quelli che cercano l'emergenza, la diffusione, il dibattito di nuove forme culturali.

I cittadini non hanno fiducia né nei loro parlamentari, né nei loro governi, né nei loro presidenti, e nemmeno soprattutto, nei loro partiti politici.

È in atto un rifiuto unanime di tutti i partiti, non sono considerati né legittimi né affidabili. Più concretamente si pensa che la classe politica si sia chiusa in sé stessa. Parlano solo tra di loro e non si preoccupano degli interessi dei cittadini se non per vendersi come opzione nel mercato elettorale ogni quattro anni.

La prima conseguenza di questa crisi di legittimità politica è la trasformazione frammentaria e caotica dei sistemi politici. La seconda è l'emergenza dei movimenti sociali, che in questo caso si li chiamo movimenti sociali perché sono emersi nuovi valori di vario tipo. La terza è che in questi momenti si apre un'altra fase: quella delle esplosioni sociali. Sarebbe a dire che sono non movimenti articolati intorno a progetti che cercano di cambiare certe forme delle istituzioni, bensì semplicemente la gente non potendone più esplode. In alcuni luoghi esplode con violenza limitata, in altri con violenza estrema. In questo tipo di violenza non ci sono provocatori di professione. Esistono, esistono infiltrati e vandali, però non è questo l'aspetto essenziale.

Ciò che è essenziale è quando una frazione di un movimento molto più amplio, democratico, pacifico etc. non ne può più e quindi si scontro con la polizia.

Non pensiate che tutto questo sparirà, non pensiate che chiudendo gli occhi tutto questo possa scomparire come se fosse un brutto sogno. Non scomparirà. Ci sono cause molto profonde che dovete trovare voi, di cui dovete trovare la soluzione. Con voi intendo la società cilena.

Non girate attorno alla situazione, non crediate che si risolva con quattro aggiustamenti di qualche tipo.

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(Traduzione di Martina Tussi)

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