Comune di Pisa:informativa sul contratto decentrato

Perequazione si' , perequazione no? Informativa sul contratto decentrato

Si è tenuta il 27 Novembre la delegazione trattante sul contratto decentrato. Intanto è bene chiarire che la Rsu aveva presentato mesi fa una chiara richiesta di Progressioni orizzontali per quanti erano apicali e non potevano, fino all'ultimo contratto nazionale, accedere alle Peo. 
 
 Ricorderete che avevamo deciso di accordare a chi non faceva le progressioni una quota di produttività maggiore di quanti invece avevano avuto la Peo, giusto per mantenere un trattamento equo per tutti\e. Ma nel frattempo il contratto nazionale ha cambiato le cose e noi ci eravamo impegnati a iniziare, nel 2019, le Peo per quanti erano stati esclusi (causa contratto o perchè non erano entrati in servizio dal 1 Gennaio dell'anno) dalle progressioni. 
 
Questa richiesta, nostra e della rsu, è stata respinta dall'Amministrazione Comunale, la quale motiva il diniego per gli appunti mossi al Comune da parte del Mef (c'è stata una ispezione degli ispettori del Ministero economia e finanziaria nel Comune di Pisa a seguito della quale è stato redatto un documento che richiama l'Ente ad adottare regolamenti e aggiustamenti vari) che giudica la parte variabile del fondo preponderante rispetto a quella fissa (con cui si  finanziano) appunto le Peo. Ricordiamo che il fondo della produttività è costituito da una parte fissa e da una variabile che poi è rappresentata da risorse aggiuntive dell'Amministrazione debitamente certificate e ottenute nel corso degli anni dalle lotte sindacali.
 
L'Amministrazione non intende accettare la nostra proposta sulle Peo e la giustifica con la paura che la Corte dei Conti invalidi tutta la composizione del fondo e gli stessi accordi decentrati perchè andremmo ad utilizzare una ulteriore parte della parte fissa del Fondo. E il ricatto è quello di non sottoscrivere il contratto procedendo con un atto unilaterale che vedrebbe la parte variabile del fondo, i soldi che aggiunge l'Amministrazione, decurtata con una perdita salariale per tutti\e.

Poi, ci sono altri aspetti sui quali focalizzare la nostra attenzione, per esempio i coefficienti con i quali si stabilisce la produttività. Questi coefficienti vanno rivisti a favore dei livelli piu' bassi (si tratta di stabilire criteri per la ripartizione della produttività che forzino la mano rispetto ai tabellari contrattuali che sappiamo prevedono marcate differenze economiche a seconda dei livelli), il rischio che corriamo è di penalizzare altri colleghi, quelli in fascia d,  sui quali si calcola la produttività prenderebbero meno soldi del passato.

E una situazione del genere sarebbe contraddittoria con la nostra rivendicazione di non diminuire la produttività ai\lle dipendenti comunali in toto. Al tavolo tecnico di lunedi'  verificheremo ,dati alla mano, la fattibilità di tutte le scelte.

Altro aspetto importante riguarda la cosiddetta perequazione ossia il fatto che quanti percepiscono un salario accessorio elevato (in virtu' di progetti e vari istituti contrattuali) debbano percepire una quota minore di produttività. C'è comunque una contraddizione di fondo: da una parte la performance (da noi sempre avversata per la sub cultura del merito presunto) incentiva il personale a fare di piu', dall'altra andremmo a penalizzare i "volenterosi" con decurtazioni di produttività.

In ogni caso corriamo due rischi: da una parte le disuguaglianze nascono dal contratto nazionale che prevede per vigili ed educatrici un istituto contrattuale che tutti gli altri dipendenti non hanno, la cosiddetta indennità di funzione legata al profilo professionale, dall'altra dipende da quali voci inseriamo nel conteggio del salario accessorio (straordinari si o no, progetti, e altro ancora).

La nostra idea è che se un meccanismo cosiddetto perequativo va trovato , esso dovrà essere equo e non penalizzante per il personale, andrà deciso a inizio 2020 e reso valido il prossimo anno (e non calato dall'alto ad anno ormai concluso) comunicando al personale, nel dettaglio, i criteri decisi giusto perchè ciascun collega possa operare le proprie scelte. Ma sulla perequazione una decisione andrà assunta, se decidiamo di adottarla va fatto nel 2020 e non rinviarla alle calende greche.

Il principio della perequazione è giusto se serve a recuperare fondi al Fondo della produttività, se si parte dal presupposto che tutti i\le dipendenti siano messi nelle medesime condizioni di partenza, se i contratti nazionali saranno equi e non divisori come ormai sono diventati, se gli straordinari non diventano patrimonio di singoli settori, se i progetti sono fatti in tutte le direzioni oppure solo in alcune giudicate dall'Ente strategiche. E qui entra in gioco l'Amministrazione con gli atti di indirizzo  dati ai dirigenti, atti spesso che privilegiano i programmi di mandato del Sindaco ma non la gestione ottimale degli uffici e dei servizi.

Chiudiamo, scusandoci per la lunghezza della informativa, con una considerazione sul ruolo dei sindacati: quando si costruisce un contratto decentrato bisogna guardare agli interessi generali di tutto il personale (o almeno provarci), capita sovente che rappresentanti esterni alla rsu nominati dai sindacati provinciali, o anche singoli delegati rsu, non partecipino  per mesi alla discussione ma al momento delle decisioni finali arrivino ai tavoli, magari per perorare cause individuali o di settore (ad esempio la deroga delle 180 ore di straordinario richiesta dal comandante della Pm, deroga per noi sbagliata per principio e che  in ogni caso potrebbe riguardare  tutto l'Ente ma escludere i sindacalisti e i delegati giusto per ricordare che non si va ai tavoli per difendere interessi individuali).

Un malcostume, la critica non è rivolta alle persone ma al metodo e alla sostanza, che la dice lunga sulla delegittimazione del sindacato, sui piccoli e grandi conflitti di interesse che dovrebbero essere invece banditi quando sono in ballo gli interessi del personale. Vi terremo informati sui prossimi sviluppi, a breve visto che è intenzione del Segretario Generale chiudere un accordo entro la prima decade di dicembre come per altro sollecitato dall'Aran e dalla Funzione pubblica.



Sindacato Generale di Base Comune di Pisa

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