Enti locali: Il giudice riconosce ai lavoratori il riconoscimento delle spettanze dovute

Il giudice riconosce ai lavoratori il riconoscimento delle spettanze dovute

Una recente sentenza del Giudice del Lavoro del Tribunale di Pisa ha cristallizzato in atti che gli operatori della  Polizia Locale, come in passato già accaduto per le educatrici, hanno diritto ,in caso di mutazione del profilo professionale derivante da sopraggiunta inidoneità alla mansione, al mantenimento dell’indennità intrinsecamente connessa al profilo professionale, indennità percepita fin dal  momento dell’assunzione ( art.37 co.1 lett b) CCNL  Regioni ed autonomie locali).

Spieghiamoci meglio: il dipendente, per motivazioni non derivanti dalla sua volontà ma per infortunio sul lavoro o ragioni di salute che abbiano portato il medico competente a decidere sulla inidoneità alla mansione, se ha perso il vantaggio  di  questo istituto contrattuale potrà vedere ripristinata la corretta posizione retributiva anche se collocato presso altra direzione ovvero nell’esercizio di altre mansioni equivalenti o, in difetto, a mansioni inferiori. In altri termini il dipendente, ex educatrice o ex agente di pm, ha diritto a ricevere sempre e comunque il trattamento economico corrispondente alla qualifica di provenienza. Cambiando il profilo non si perde il diritto alla indennità.

Il riconoscimento è stato conseguito a seguito di un intervento di tutela esperito  grazie all’assistenza legale qualificata messa a disposizione dal S.G.B. poiché la parte datoriale pur avendo disposto, in osservanza al dettato del Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro, la variazione del profilo professionale del dipendente non ha osservato, appunto, il precetto riferito al mantenimento del trattamento economico.

Lo studio legale Sozzi-Magni, che da anni collabora fattivamente con il sindacato di base e nel tempo costruito la solidità dei riconoscimenti in favore dei lavoratori di volta in volta assistiti, ha ottenuto seguendo la via giurisdizionale questo nuovo successo di cui potranno avvalersi molti altri dipendenti.

E come già accaduto in passato, l’operato dello Studio legale ha avuto la meglio sulla reiterata volontà degli uffici comunali di non trovare una soluzione nell’interesse dei lavoratori e delle lavoratrici, del resto sarebbe stato sufficiente acquisire innumerevoli pareri dell’Aran per corrispondere al personale le spettanze dovute senza costringere lo stesso a intraprendere una vertenza legale.

Il Sindacato Generale di Base è a disposizione di tutti i lavoratori e le lavoratrici che abbiano necessità di informazioni, di assistenza o di tutela in caso di controversie analoghe.

Sindacato generale di Base Comune di Pisa

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