Il nuovo Regolamento degli affidamenti al Comune di Pisa non ci convice

Il nuovo Regolamento degli affidamenti al Comune di Pisa non ci convice
Le linee guida ANAC n. 4 prevedono che il regolamento dell’Ente contenga criteri oggettivi per la scelta degli operatori da invitare alle procedure negoziate. La predeterminazione di criteri oggettivi è la necessaria garanzia degli operatori economici ma anche una condizione essenziale a tutela dei funzionari pubblici.
Il regolamento degli affidamenti, come modificato dal consiglio comunale di Pisa, invece, non garantisce che le imprese siano scelte con criteri predeterminati nè tutela i funzionari pubblici.
Infatti il regolamento demanda al RUP la selezione degli operatori con un generico  richiamo a privilegiare gli operatori  meno invitati  alla partecipazione delle gare mna senza altro aggiungere.
Sempre il Regolamento dà facoltà al RUP di creare elenchi appositi (se ci sono già, perché crearne degli altri?) e di integrare l’elenco con operatori economici non presenti nell' elenco  qualora gli iscritti negli elenchi non siano in numero sufficiente.
Ancora, come se non bastasse, il Comune di Pisa (e quindi i RUP), in base alle proprie esigenze … potrà decidere, a suo insindacabile giudizio, di avviare procedure di affidamento, determinandone liberamente le condizioni, senza che per tale ragione l’iscritto all’elenco possa formulare eccezioni oppure contestare il mancato ricorso alla categoria dell’elenco alla quale è iscritto”. E ancora che resta ferma la “facoltà del Comune di Pisa di non ricorrere agli operatori iscritti all’elenco o di ricorrervi parzialmente… quando si tratti di lavori che per la loro peculiarità tecnica o qualitativa o per il grado di specializzazione e/o organizzazione richiesta, non rendano possibile l’utilizzazione dell’elenco, o qualora l’Ente, sulla base delle proprie conoscenze del mercato, ritenga utile ampliare la concorrenzialità rispetto agli operatori iscritti….
Ci pare evidente che si attribuiscano al RUP poteri e funzioni che vanno ben oltre i limiti accettabili per non parlare poi  del fatto che anche il personale di categoria C potrà essere nominato quale commissario di gara, previa verifica di comprovata professionalità ed esperienza in materia.
La partecipazione a commissioni di gara, non  nella veste di mero segretario verbalizzante ma in qualità di  vero e proprio commissario, non rientra tra i compiti dei dipendenti di categoria C,  dipendenti che non possono svolgere la valutazione delle offerte ma  solo attività istruttorie.  E non pensiamo che  la comprovata professionalità ed esperienza in materia siano elementi sufficienti a giustificare questa scelta .

Sindacato Generale di Base

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