Aumenti salariali? Con il codice Ipca non riconquisterai il potere di acquisto perduto dopo la crescita dei prezzi

Nonostante i tentativi di contenere l'aumento dei prezzi, quanto accaduto nell'ultimo anno, da primavera 2021 a Giugno 2022, aiuta a comprendere come le dinamiche salariali e contrattuali al ribasso non siano da aiuto per le classi lavoratrici e perfino per la ripresa dei consumi

Stando alle attuali previsioni potremmo trovarci in un anno e mezzo un aumento dei prezzi attorno al 6,5%, qualsiasi rinnovo contrattuale sarà decisamente inferiore a questa cifra.

La inadeguatezza  del codice Ipca è pari alla faccia tosta di chi, i sindacati rappresentativi, decantano lodi di rinnovi contrattuali che fanno già perdere potere di acquisto e cosi' i nostri salari, a fine anno, saranno ai livelli del 2009 come se non fossero trascorsi nel frattempo 13 lunghi anni.

Aumentando il costo della cita la dinamica contrattuale dovrebbe crescere di pari passo mentre invece siamo davanti a cifre irrisorie e soprattutto legate a bonus aziendali, contrattazione di secondo livello sulla quale gli sgravi fiscali a favore delle imprese giocano un ruolo dirimente.

Davanti alla risalita dei prezzi al consumo, per l'Istat la dinamica retributiva contrattuale “è rimasta molto contenuta anche nei primi mesi del 2022”, ma anche prevedendo  rinnovi contrattuali con aumenti stipendiali pari al 4,7% nel 2022” avremmo già perso in partenza il 2 per cento o poco meno.

Ecco la ragione per la quale parliamo di accordi e contratti al ribasso

Cub Sindacato di base Pisa

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