Italia, Israele e l'industria di armi

 Leonardo DRS e l’azienda israeliana RADA Electronic Industries Ltd. (leader nella fornitura di radar tattici militari e software avanzati) hanno firmato un accordo vincolante di fusione. Nello specifico Leonardo DRS acquisirà il 100% del capitale sociale di RADA in cambio dell’assegnazione del 19,5% delle proprie azioni agli attuali azionisti della società israeliana

INDUSTRIE MILITARI. L'italiana Leonardo si fonde con l'israeliana RADA - Pagine Esteri


L'articolo di Antonio Mazzeo, sopra menzionato, non ha bisogno di ulteriori commenti , tuttavia proviamo a dire qualcosa in più

  • le operazioni militari nella striscia di Gaza, i bombardamenti in Siria ad opera dell'esercito israeliano sono anche il modo migliore per verificare i progressi tecnologici in campo militare, se vuoi fare affari in campo militare non potrai che partecipare a guerre di varia intensità, quindi se lo Stato di Israele è perennemente in guerra qualche motivo dovrà pur esserci a meno di non cadere nella solita retorica del paese assediato (la potenza economica e militare di Israele è sovrastante da decenni nell'intera area
  • Gli analisti economici italiani e internazionali hanno benedetto le ultime operazioni finanziarie e commerciali di Leonardo giudicando strategico l'asset costruito con l'accorpamento di RADA e da cui scaturisce la quotazione a Wall Street di DRS. L'asse tra le due industrie di armi non solo rafforza la ricerca e produzione di sistemi di controllo di ultima generazione ma apre la porta anche ad altre operazioni finanziarie e a ulteriori interventi dei due paesi, Italia e Israele, per rafforzare la loro vocazione industrial militare
  • l'asse economico diventa anche asse politico e la storica apertura dell'Italia verso i paesi arabi è da tempo tramontata (le amministrazioni democratiche Usa da sempre intrattengono rapporti privilegiati con Israele)
  • dopo Madrid si capisce bene da dove passi il controllo del Mediterraneo e dei flussi migratori, dal rafforzamento dei sistemi di controllo nell'area nord africana con il sostegno attivo dei due paesi


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