Marchi (di armi) famosi nel mondo in continua ascesa

Un vecchio detto popolare durante la seconda guerra mondiale divideva il mondo tra chi, la stragrande maggioranza della popolazione, stava perdendo averi, affetti, dignità e la stessa vita e quanti invece dal conflitto in corso traevano vantaggi di varia natura. In una epoca storica nella quale l'aumento della spesa militare diventa imperativo categorico, il settore della produzione di armi accrescerà profitti.

Da mesi assistiamo a processi di fusione, acquisizione, alla nascita di nuove società. accordi tra più paesi, il settore militare va a gonfie vele, investire capitali in borsa acquistando le azioni di qualche società potrebbe portare guadagni importanti, da qui a credere tuttavia che sia proprio il militare a trainare l'economia europea o quella mondiale corre differenza, il neokeynesismo di guerra vale per gli Usa ma non per altri (fino ad oggi) 

Il keynesismo militare prevede infatti investimenti crescenti della spesa pubblica, se la stessa viene alimentata fino ad una soglia sostenibile dovrà tenere conto anche di ammortizzatori sociali e misure di contenimento dei costi saliti alle stelle. Ma è indubbio che tanti capitali saranno drenati verso il militare e la costruzione di nuove cittadelle e basi come intendono fare sul territorio pisano.

Misure di contenimento dei prezzi saranno decisi dal Governo Draghi in scadenza da un lato per contenere la protesta popolare ma soprattutto per rispondere alle istanze delle associazioni datoriali che scaricano, come sempre, parte delle spese sulla fiscalità generale

Fin qui nulla di nuovo, ci sono  notizie che non assumono rilevanza su gran parte della stampa italiana a dimostrare come la guerra abbia alimentato alcune spese pubbliche a discapito di altre, quali siano gli impatti sulla società e sugli interessi economici

Notizie in pillole allora ....
  • Guardia di Finanza  acquista  4 aerei  P-72B per il pattugliamento delle coste e individuazione di obiettivi sensibili, ultima tecnologia elettronica e frutto delle ricerche della Leonardo
  • l'elettronica diventa protagonista delle industrie di armi e attira finanziamenti europei dopo le indicazioni della Bussola europea
  • per capire meglio i progetti militari europei e sulle modalità di spesa dei soldi della Ue che in teoria avrebbero dovuto avere ben altro utilizzo si rinvia a un articolo di Analisi difesa :Elettronica protagonista dei programmi europei per la Difesa finanziati dall’EDF – Analisi Difesa
  • Sole 24 ore del 30 Luglio a proposito della Beretta , nota fabbrica italiana che anni fa ha venduto le sue pistole all'esercito Usa Dopo diciotto acquisizioni in meno di trent’anni anni e la conquista ieri della svizzera Ruag Ammotec, che fa balzare i ricavi del gruppo da 958 milioni a 1,5 miliardi, Beretta Holding annuncia una nuova fabbrica negli Usa, altri 500 milioni di investimenti e, nel medio termine, nuove acquisizioni
  • Accrescendo la tecnologia, ripensando alla modalità organizzativa e gestionale degli stabilimenti, le imprese militari devono investire al fine attrarre nuovi capitali privati e per farlo il settore pubblico dovrà mettere a disposizione fondi crescenti per lo sviluppo e l'ammodernamento, la stessa ricerca in campo militare diventa nevralgica influenzando gli stessi percorsi di laurea 
  • industrie come la Leonardo stanno facendo affari , a tal riguardo rinviamo a Ordini e ricavi in crescita nel bilancio semestrale di Leonardo – Analisi Difesa
La costruzione di nuove basi e gli investimenti nelle industrie di guerra rappresentano una priorità a prescindere da chi vincerà le elezioni, ce lo dice la Bussola europea e il Partito unico della Nato


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