Più del lavoro stagionale non mancherà proprio il lavoro?

 Il reddito di cittadinanza sembrerebbe la causa della carenza di manodopera stagionale, in molti\e sceglierebbero volontariamente di non accettare impieghi di poche centinaia di euro, e ad orari impossibili, proprio perchè beneficiari del reddito.

I fatti sono tuttavia ben diversi, basti pensare che perfino nella stagione estiva alcune compagnie aree, società che gestiscono gli scali hanno ridotto ai minimi termini le assunzioni a tempo determinato creando disservizi dei quali si è occupata anche la stampa.

Per quanto riguarda invece alcune tipologie lavorative è evidente che offrire meno di 1000 euro al mese per 10 ore giornaliere e 60 settimanali rappresenta un'autentica offesa alla dignità umana.

La narrazione dominante è sempre la stessa ossia che le giovani generazioni sarebbero indisponibili a lavorare per pochi euro all'ora, la realtà invece mostra un mondo del lavoro dove dominano i bassi salari e il nero, le deroghe ai contratti nazionali, gli inquadramenti estranei a qualsivoglia straccio di contratto nazionale.

Ma se guardiamo i pochi dati pubblicati relativi alla occupazione stagionale non si comprende la ragione di questa offensiva, politica ed ideologica, contro il reddito di cittadinanza, ne parla ad esempio, in un articolo, la rivista La Voce.info, che riporta altri dati, ossia l' aumento dei contratti a tempo determinato rispetto al 2019 nel settore turistico in particolare per i giovani (nel caso degli adulti le assunzioni diminuiscono perchè i contratti proposti non ne riconoscono le professionalità acquisite e di questo non si parla mai abbastanza).

La offensiva contro il reddito di cittadinanza è di natura ideologica e legata a imporre condizioni contrattuali e retributive sempre più basse., è questa la sostanza del problema mentre in alcuni settori la crisi economica non è stata superata determinando una offerta occupazionale in continua diminuzione.


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