La guerra e la crisi del Governissimo Italiano

Ammesso, ma non concesso, che la crisi del Governo arrivi ai suoi esiti finali con le elezioni anticipate, è bene ribadire che le suggestive soluzioni avanzate, ad esempio un Governissimo di pochi mesi a guida Giuliano Amato, sembrano assai irreali rispetto ad una conferma a tempo di Draghi. E' infatti il caso di ricordare che le dimissioni sono state respinte dal Presidente della Repubblica Mattarella fissando per il prossimo Mercoledi' l'audizione alle Camere.

Ma  quali sono le cause reali e quelle apparenti della crisi ? Se da un lato il mancato voto del Mov 5 Stelle al Decreto aiuti rappresenta il fattore scatenante, dall'altra ben altri sono le cause della crisi ossia la riduzione del cuneo fiscale, il Pnrr, i termovalorizzatori e lo stoccaggio di gas, le scelte in campo energetico e i capitoli di bilancio da tagliare per sostenere la ennesima riduzione delle tasse per le imprese, insomma non bazzegole ma argomenti dirimenti per qualsiasi agenda Governativa.

E sullo sfondo la guerra con il summit Nato di Madrid che allunga la cortina di ferro occidentale con l'annessione di Svezia e Finlandia ma soprattutto sancisce la crisi della Ue con l'embargo ai prodotti energetici Russi che si ripercuote negativamente sul vecchio Continente come anche il venir meno di accordi commerciali con la Cina.

La Ue a trazione Nato rappresenterà un problema economico superabile a costo di sacrifici e con operazioni, come i rigassificatori, "spregiudicate" che alimentano divisioni e scontenti.

Al contempo la Ue viene coinvolta nella crisi dell'Indo Pacifico in funzione anti cinese e con un ruolo offensivo già riscontrato in alcuni casi recenti (lo descrive magistralmente Analisi Difesa La NATO dopo Madrid – Cosa hanno incassato l’Europa e l’Italia? – Analisi Difesa)

La NATO precisa nel documento finale del summit che “la Federazione Russa è la minaccia più significativa e diretta alla sicurezza degli Alleati e alla pace e stabilità nell’area euro-atlantica” ma non dimentica le sfide poste dalla Cina.

Il nuovo Concetto Strategico che stabilisce i compiti fondamentali nella deterrenza e difesa, prevenzione e gestione delle crisi e sicurezza cooperativa, si traduce nell’immediato in un’accelerazione delle forniture militari all’Ucraina ha l’obiettivo dichiarato di rendere le sue forze armate “standard NATO” per addestramento ed equipaggiamento: di fatto l’Ucraina sarà dipendente dal supporto NATO di cui nel concreto è già un “quasi-membro” anche se (per ora) senza ufficializzarne l’adesione.

Chi pensa allora che la crisi del Governo italiano sia legata a dinamiche solo interne ai partiti si sbaglia di grosso, le cause sono ben più profonde e qualunque Governo è chiamato a operare scelte accelerate dalla guerra in corso e dovrà farlo senza perdere di vista gli interessi Usa e della Ue, anzi trovare un equilibrio, cosa sempre più difficile.


Commenti