CHI OGGI ACCEDE ALL'UNIVERSITà?

 Ridendo e scherzando (si fa per dire) con i soliti luoghi comuni sulla scuola e sull'università abbiamo perso da tempo la cognizione dei fatti e la natura classista dell'università . Il discorso è più ampio e parte da una società ferma con il cosiddetto ascensore sociale che in 30 anni si è fermato.

E ascensore sociale significa non solo potere di acquisto per le famiglie medio basse, la possibilità di mantenere un figlio agli studi e destinare parte del reddito all'istruzione, parliamo di una società in continua evoluzione e rinnovamento che prevede meccanismi inclusivi e non sbarramenti di censo.

Oggi molte famiglie non possono permettersi l'università, nel frattempo veniamo da anni di delegittimazione dello studio perchè ogni battaglia economica deve essere supportata dal corredo di ideologie devianti.

Poi i limiti dell'università sono innumerevoli ma da qui a giudicare inutile la prosecuzione degli studi corre grande differenza, il problema nasce dalla impossibilità economica di accedere agli atenei perchè il costo è inaccessibile e anche trovando un lavoretto saltuario diventerebbe incompatibile con l'obbligo di frequenza e i ritmi di studio da sostenere

L'ultimo rapporto di Almalaurea mostra come tra i laureati siano sempre più favoriti i giovani provenienti da famiglie agiate, almeno capaci di coniugare la disponibilità economica con la valorizzazione dei percorsi di studio, sono invece diminuiti (in caduta libera i figli degli operai), per fare un esempio prima un quinto dei neo laureati aveva un genitore con pari titolo di studio, oggi invece la percentuale è salita a un terzo . Cosa significa? Che l'ascensore sociale è  fermo, la istruzione universitaria risulta meno accessibile di alcuni decenni fa, i costi della vita sono decisamente cresciuti e i finanziamenti pubblici per contenerne i costi (in toto) languono. E la natura classista  non riguarda solo l'accesso all'università ma anche alle superiori perchè, senza generalizzare, la percentuale dei diplomati negli istituti tecnici che continuano gli studi è in continua decrescita, se pochi anni fa i diplomati tecnici erano il 25% del totale oggi arrivano a stento al 19.


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