Il partito unico della guerra

L'Italia è in guerra e non solo perchè invia armi all'Ucraina ma per tanti altri motivi come l'aumento delle spese militari, gli accordi bilaterali con paesi impegnate in guerre regionali, il rincaro delle tariffe energetiche generato dalle sanzioni alla Russia.

Ma la guerra è intanto scomparsa dai media e non trova diritto di cittadinanza nel dibattito politico, le questioni vengono ridotte a polemiche da bar o a posizioni pregiudiziali zeppe di omissioni, fanno tutti\e a gara a ergersi a favore della Nato e dell'Ucraina.

E' difficile stabilire chi sia il più guerrafondaio tra i leaders politici, in teoria dovrebbero essere quelli di destra ma chi oggi si sentirebbe di dirlo guardando alle dichiarazioni e alle prese di posizione del centro sinistra?

O pensiamo ai centristi, o presunti tali, che fanno a gara a ergersi paladini della Nato senza ripensamento alcuno per non parlare poi dei rapporti intrattenuti con paesi non certo modelli nella difesa dei diritti umani e civili .

Il quadro è desolante se pensiamo che anche forze come Sinistra Italiana invocano alleanza con il centro sinistra, dove finisce allora la loro presunta diversità sulla guerra se poi sono disposti a tutto per una alleanza elettorale?

Ecco come ridurre al paradosso un dibattito che dovrebbe invece investire direttamente la contesa elettorale in un paese dove il partito unico della guerra sembra ormai largamente maggioritario nonostante le opinioni contrarie di larghi strati della cittadinanza-

Commenti