San Giuliano T. verso le elezioni comunali 2014:ancora una consiliatura senza opposizione di sinistra?

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Numero 2


San Giuliano T. verso le elezioni comunali 2014:ancora una consiliatura senza opposizione di sinistra?


Da alcuni giorni sulla cronaca locale del Tirreno, praticamente un sorta di ufficio stampa dell'amministrazione comunale, stanno uscendo articoli sulle trattative interne alla coalizione di centrosinistra in vista delle imminenti elezioni. Operazioni, a quanto ricaviamo dal contenuto degli stessi, probabilmente già a buon stadio di avanzamento visto che in uno di questi si ventilava la possibilità di primarie in caso di mancata convergenza su di un candidato, ovviamente espressione del Pd. 

E in un altro era riportata una dichiarazione della lista "Sinistra Unita per un'altra San Giuliano", alleanza che comprende Sinistra Italiana e i pochi esponenti locali di Rifondazione che hanno aderito al progetto distanziandosi dalla linea ufficiale del partito che, ufficialmente, invece mira alla ricostruzione della sinistra ed è contraria al neoliberismo, politica economica che invece risulta inamovibile stella polare del Pd.

Proprio quest'ultima dichiarazione non sembra lasciare dubbi in merito alle scelte adottate dai vertici della lista Sinistra Unita: "Ci dispiace constatare che all'interno del Pd, anziché lavorare e ragionare sui contenuti, si continui con i soliti argomenti divisivi legati ai nomi dei candidati. La consiliatura che si sta chiudendo è stata caratterizzata dal nostro impegno costante rivolto a mettere al centro del dibattito pubblico la politica per dare soluzioni ai problemi della persone (sarebbe interessante sapere quali..?.ndr). Per questo vogliamo dare un contributo serio e fattivo per costruire una nuova coalizione partendo dalle idee e dai programmi e non di certo dai nomi".

Dichiarazione dalla quale emerge la chiara intenzione della lista in questione di voler proseguire l'alleanza strategica col Pd anche in futuro. A tal proposito in paese, i bagnaioli pongono alcune domande ai vertici di questa lista: è stato effettuato un bilancio dell'alleanza col Pd e della consiliatura? E' stato aperto un confronto almeno con la cittadinanza e con i simpatizzanti, visto che il circolo di Rifondazione è inattivo da anni e senza segretario?  

Al primo turno delle elezioni del 2014 Di Maio raccolse il 46,17%, dei voti grazie alle 3 liste che lo sostenevano: Pd: 39,77% (6.771 voti), DeR 3,15% (536) e Sel 3,39% (577) per poi vincere al ballottaggio con 61,58% contro il candidato 5 Stelle. Mentre dall'opposizione l'Altra San Giuliano, estemporanea denominazione assunta da Rifondazione nell'occasione, il 9,62%  (1.638) (tab 1).

Alle elezioni del 2019 (tab 2), Di Maio ottiene il 54,02% nonostante lo avessero sostenuto 4 liste e 5 forze politiche: Pd 34,26% (5.949 voti), DeR 3,15% (536), la Lista Di Maio il 9,14% (1.588) e Sinistra Unita per l'Altra San Giuliano solo l'8,02% (1.392), quasi dimezzando i voti di Sel e di Rifondazione del 2014 i quali sommati raggiunsero infatti 2.211. Nel raffronto 2014-2019 la coalizione che ha sostenuto Di Maio scende dal 61,58% al 53,89% perdendo ben il 7,69% (tab. 3).

Una decisione, questa dell'alleanza col Pd, che era stata presa "ufficialmente" dai vertici Prc con lo scopo di sbarrare la strada alla Lega, e che, stando ai risultati, non è stata molto apprezzata dagli elettori di sinistra. Inoltre, ironia della sorte, da un calcolo delle preferenze risulta che Sinistra Italiana abbia raccolto più voti di Rifondazione, pertanto l'apporto alla vittoria di Di Maio al primo turno è risultato del tutto superfluo in quanto Rifondazione ha raccolto meno voti del 4,02%, soglia minima per poter essere stato determinante al fine di evitare il tanto temuto ballottaggio.

Dopo 4 anni in cui l'amministrazione comunale, a detta della maggioranza dei bagnaioli non in grado di  affrontare i bisogni dei cittadini, molti si chiedono sulla base di quali analisi politiche, peraltro non condivise con i simpatizzanti, viene deciso di proseguire un'alleanza che, già alla luce dei voti raccolti nel 2019, non risultava gradita e soprattutto priverebbe ancora una volta una larga fetta del popolo sangiulianese, che ancora si riconosce nei veri valori della sinistra, dal poter esprimere una rappresentanza politica e di portare la voce degli ultimi in Consiglio Comunale?





La redazione de Il Linchetto, 

11 settembre 2023. 

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