Declinazioni di democrazia
Declinazioni di democrazia
di Laura Tussi
Per “democrazia”, nella definizione
più comune, si intende la forma di governo in cui il potere è esercitato dal
popolo.
La parola è, appunto, greca, viene da demos popolo e
da kratos governo, quindi governo del popolo; e nell'esperienza
ed origine storica, si veda Aristotele, nasce come distinzione dalle forme in
cui il potere è del re (“monarchia”) o della classe dei nobili
(“oligarchia”). Il concetto di democrazia rinvia a diverse espressioni del
tentativo di dare risposta all'istanza del “popolo sovrano”, capace
effettivamente di governare o in via diretta o per il tramite di rappresentanti
eletti.
Oggi possiamo affermare che il principale nemico della
democrazia è la tecnocrazia, cioè il governo non eletto degli “esperti” e dei
“competenti” della tecnoscienza, ed in particolare di coloro che, in ambito
economico, possiedono i capitali e che sanno come muoverli e gestirli, a fini
di profitto, sulle piattaforme della speculazione
finanziaria. Altra grossa macchina di potere separata dalla società popolare di
base è quella degli addetti ai lavori al vertice dei complessi militari
industriali energetici: alcuni hanno il dito su bottoni atomici che in un
attimo possono sterminare l'intera umanità.
La democrazia può ridursi ad un insieme di procedure
vuote legate al momento elettorale della rappresentanza: in questo caso,
riferendosi in particolare a molti regimi post-socialismo “reale”, è stato
coniato il termine di “demokratura”. In sostanza, la democrazia, per
essere effettiva, deve inserirsi in un ambiente di società complessa e libera,
con varie articolazioni che fungono da pesi e contrappesi (stampa,
magistratura, associazionismo civile in aggiunta al pluralismo
partitico). Questa esigenza di partecipazione, da incardinare come
principio e metodo di governo ben oltre il momento elettorale della
rappresentanza parlamentare, dà vita a varie teorie che
pongono capo a diverse declinazioni del concetto di
democrazia, qui passate sinteticamente in veloce disamina.
Nell’ambito delle teorie che si ispirano alla partecipazione come principio
e metodo di governo delle democrazie complesse, sussistono varie declinazioni
del concetto di democrazia. La teoria della idemocrazia deliberativa si basa sul carattere
inclusivo e deliberativo dei processi decisionali. Il metodo della democrazia
deliberativa si fonda sulla discussione basata su argomenti razionali tra tutti
i soggetti coinvolti nell’arena deliberativa su un tema specifico. Secondo il
modello della iidemocrazia diretta, i cittadini possono esercitare
direttamente porzioni di sovranità, tramite atti di proposta o di voto, come
per esempio il referendum. Questo modello, prima forma di governo democratico,
ha visto le proprie origini nell’Atene del V secolo a.C.
Negli ultimi anni, si assiste a un rilancio di strumenti di democrazia diretta attraverso l’utilizzo di tecnologie dell’informazione, per esempio e-democracy, come modello per il governo di problemi legati a interventi sul territorio e alla crisi economica, in collaborazione con le comunità locali e attraverso strumenti di democrazia partecipativa, come nella proposta di iniziativa dei cittadini europei, prevista dal trattato di Lisbona.
Quest’ultima
proposta si configura come istituto profondamente innovativo in quanto prevede
nuove forme di interlocuzione tra cittadini e istituzioni europei, non solo con
la semplice proposta, ma obbligando la commissione europea a ricevere gli
organizzatori per esporre in dettaglio le tematiche sollevate dall’iniziativa
dei cittadini. Per poi indire una audizione pubblica presso il parlamento
europeo, esporre una comunicazione con le proprie conclusioni giuridiche e
politiche, motivare la decisione relativa alle possibili azioni da
intraprendere.
La iiidemocrazia di prossimità è un’espressione
diffusa soprattutto in Francia con cui si fa riferimento all’esigenza che la
politica ponga attenzione alla particolarità, partecipando, in un rapporto di
vicinanza, con i membri della società, alle loro aspettative e ai rispettivi
diritti. Il richiamo a una politica di presenza e interazione è alla base della
riflessione sulla democrazia partecipativa, come espressione di una necessità
di valorizzazione e riconoscimento del particolare, della diversità delle
singole situazioni, di immersione nel quotidiano, di cura radicale della
politica rispetto alla concretezza del vivere.
La ivdemocrazia liquida è un’espressione che indica
il tentativo di superare la distinzione tradizionale tra democrazia
rappresentativa e democrazia diretta attraverso il principio di partecipazione
dei cittadini. Ispirandosi alla celebre teorizzazione di Zygmunt Bauman, con i
concetti di "vita liquida" e "modernità liquida", per
descrivere la realtà contemporanea come società dell’incertezza, dove la
democrazia partecipativa e il potenziamento delle persone vengono considerati
come elementi e fattori di contrappeso alla liquidità della società moderna.
Infatti l’acquisizione di competenze in materia di cittadinanza attiva può
consentire di arginare e stemperare l’impatto della globalizzazione, con
l’effetto di stabilizzare la coesione sociale su scala locale, affrontando la
deriva verso il post-umano e la sofferenza. La ricostruzione della sfera
pubblica e sociale risulta possibile quando le persone possono impegnarsi nella
continua capacità di interazione con gli altri, di dialogo, di raggiungimento
della comprensione vicendevole e di risoluzione, gestione e superamento dei
conflitti.
La vdemocrazia partecipativa consiste in un
modello in cui la partecipazione è metodo di governo della cosa pubblica, in
base a criteri di inclusione, collaborazione e stabilità del confronto tra
istituzioni e società civile. L'espressione, in Italia, è utilizzata dalla fine
degli anni '60 per indicare il tipo di democrazia delineata dalla carta
costituzionale.
In vari documenti programmatici governativi non
esistono le parole 'cittadini' e 'cittadinanza', che indicano
impegno civile, culturale e umano per condurre i cittadini a imparare a
controllare chi governa.
Il rapporto tra governanti e governati è al centro della riflessione
gramsciana. La cittadinanza attiva, prevista dall’Agenda ONU 2030 è volta a favorire la coesione sociale e costituisce il punto della
strategia di Lisbona che l’Europa propone ai suoi Stati per permettere ai
cittadini di sentirsi partecipi della sovranità popolare. È un esercizio antico
educarsi alla sovranità popolare. Infatti già nel 1700 l'enciclopedia
illuminista si poneva la prospettiva di trasformare i sudditi in cittadini.
Questo è un concetto ripreso da Gramsci nell’educare alla partecipazione, al
controllo dei governanti, alle proposte alternative. Per elaborare poi- vedi "Antifascismo e Nonviolenza", Mimesis edizioni
2017, da me scritto con coautori Alfonso Navarra, Fabrizio Cracolici,
Alessandro Marescotti, Adelmo Cervi- i concetti attuali e
contemporanei di umanità come famiglia e unica razza comune nel villaggio
globale, nel sistema mondo, che è il nostro universo su cui incombono le
minacce globali della disuguaglianza sociale, dei dissesti climatici e
soprattutto della guerra nucleare: le minacce che, alla fin fine, derivano dai
poteri tecnocratici antidemocratici che dobbiamo combattere con la forza
dell'unione popolare attraverso i processi partecipativi di cui parlano le
teorie di cui mi sono occupata.
i Cataldi
L., Promesse e limiti della democrazia deliberativa: un'alternativa
alla democrazia del voto?, Centro Einaudi, 2008; Bobbio L., Dilemmi della democrazia partecipativa, in Democrazia e
diritto, 4/2006
ii Barbera
A., La repubblica dei referendum, Bologna, Il Mulino 2003
iii Allegretti
U., Democrazia partecipativa: un contributo alla democratizzazione
della democrazia, Firenze 2010
iv Bauman Z., Dentro la Globalizzazione - le conseguenze sulle persone,
Laterza 1999; ID., Modernità liquida,
Laterza 2002; ID., Vita liquida,
Laterza 2006
v De Toffol F.,
Valastro A., Dizionario di democrazia partecipativa,
Regione Umbria- Consiglio Regionale, Centro Studi Giuridici e Politici;
Allegretti U. (a cura di), Democrazia partecipativa,
Firenze 2010
Commenti
Posta un commento