Il caravanserraglio di Place Schuman

 

Il caravanserraglio di Place Schuman

di Rodrigo Rivas

 


A Parigi, Emanuel Macron l"ha promesso in diretta TV: 

"Entro l’inizio dell'estate consegnerò alle famiglie francesi il Manuale di sopravvivenza per un attacco nucleare".

A Bruxelles, per mettere a punto la "Strategia di preparazione e gestione delle crisi", il 26 marzo la UE ha presentato il "Kit di sopravvivenza". 

Concettualmente, si tratta davvero di poca cosa.

Politicamente, è un demenziale atto di operazione psicologica per indurre angoscia e paura. 

Secondo l'esecutivo UE, gli abitanti dei 27 Paesi devono avere in casa una borsa con il necessario per essere autosufficienti per 72 ore in caso di crisi o conflitto: acqua, fiammiferi e barrette energetiche. 

Hadja Lahbib, commissaria europea responsabile del dossier, ha dichiarato a France Presse: “Sosterremo gli Stati membri nella preparazione del kit di resilienza, in modo che tutti i cittadini siano pronti a resistere e ad essere strategicamente autonomi per almeno 72 ore".

Poi ha chiesto "una giornata di preparazione nazionale perché, sapere cosa fare in caso di pericolo, avere in mente diversi scenari, può evitare movimenti dettati da panico ... Durante l’epidemia di Covid le persone si precipitavano nei negozi per comprare la carta igienica".

Infine, ha preannunciato "una strategia specifica per le scuole per avere qualcosa di più armonizzato tra i 27.

Tutto ciò serve a sostenere e coordinare le strategie nazionali degli Stati membri". 

 

Insomma: gli uffici della UE sono diventati un caravanserraglio diretto da un gruppo di guerrafondai in servizio permanente, attualmente impegnato a creare un clima di paura e  angoscia utile a piegare la popolazione alle logiche del riarmo.

 

Ciò non sembra commuovere nessuno dei grandi giocatori, anzi. 

 

I giornalisti italiani hanno messo la loro faccia più indignata per raccontare che il vicepresidente statunitense ha scritto che non sopporta salvare di nuovo l'Europa e Pete Hegseth, Segretario alla difesa, gli ha risposto: "Condivido pienamente il tuo odio per il parassita europeo, è patetico”. 

 

I due messaggi sono stati  pubblicati da Jeffrey Goldberg, caporedattore della rivista "The Atlantic", che si sarebbe ritrovato per errore in una chat altamente classificata con il capo del Pentagono, il vice presidente J. D. Vance e un sacco di altri alti funzionari. 

 

Personalmente, non credo ci sia stato alcun errore. 

Credo invece, che sia un modo non diplomatico per far conoscere le loro opinioni e far transitare alcune minacce. 

Ovviamente, è un sospetto senza prova alcuna. 

Dopo parlare dei raid USA sullo Yemen, nella chat si accennava alla possibilità che la UE debba pagare la protezione statunitense sulle rotte di navigazione.

Il 14 marzo Michael Waltz, consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, scriveva: 

"Adesso o tra qualche settimana saranno gli USA a dover farsi carico di riaprire queste rotte di navigazione (...) Su richiesta del presidente Trump siamo al lavoro con il Dipartimento della Difesa e il Dipartimento di Stato per calcolare i costi associati e addebitarli agli europei".

A questo punto interveniva il vicepresidente J. D. Vance che, dopo essersi lamentato del fatto che quei raid avrebbero giovato agli europei a causa della loro dipendenza da quelle rotte di navigazione, specificava: 

"Non sopporto di dover salvare di nuovo l'Europa. Solo il 3% del commercio statunitense passa attraverso Suez contro il 40% del commercio europeo. 

C'è il rischio che il pubblico americano non capisca perché dobbiamo farlo. 

La ragione più forte, come ha detto Potus (Trump), è che dobbiamo inviare un messaggio". 

 

Dieci giorni dopo l'uscita di Goldberg dalla chat, Brian Hughes, portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale, ammetteva "l'incredibile disguido (...) 

Il numero del direttore è stato incluso erroneamente in una chat di gruppo altamente confidenziale. 

È in corso un'indagine per capire come sia potuto accadere". 

 

Forse lo stabiliranno davvero le indagini, ma mi permetto di dubitarne. Comunque, errore o meno, il fatto è che è stato comunicato ciò che pensano davvero alla Casa Bianca sulla UE.

 

Non mi sento davvero d'indignarmi dopo che, questa sera, la UE ha fatto saltare persino l'ipotesi di una tregua temporale sul Mar Nero 

 

Kit di sopravvivenza per 72 ore? 

Ma mi faccia il piacere!

 

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