Palpitare di Nessi
Palpitare di nessi.
Libro di Danilo Dolci
Recensione di Laura Tussi.
Con una nota di Giuseppe Barone.
Postfazione di Remo Fornaca.
Edizione Mesogea, 2012
Il
grande poeta e attivista della nonviolenza Danilo Dolci in questo saggio e libro
di annotazioni poetiche e rime e brevi composizioni, Palpitare di nessi. Ricerca di educare creativo a un mondo nonviolento, raffigura una coppia che è in assidua
attesa e si pone in continuazione domande cruciali e quesiti e "perché"
infinitesimali sulle relazioni e sull’esistenza nel palpitare ritmico e
incessante del mare e con il sottofondo del vociare festoso dei figli ignari
del tutto.
Dolci raccoglie appunti e annotazioni che spaziano attorno ai
molteplici "perché" relativi al significato di una relazione, la
"relazione", e in senso assoluto del grande ideale utopico della
comunicazione interattiva, riguardante l’ideale esistenziale
dell’interrelazione, perché il senso e il significato della vita è comunicare e
creare. E inoltre “ostacolare la creatività è un aspetto della violenza” come
afferma l’autore sul retro del saggio poetico. "Creare è Resistere,
Resistere è creare" citazione di un altro "grande" che Dolci
condivide.
Infatti, il poeta discerne l’esistenza, la vita di ogni persona
come una pietra di inciampo che scandisce il presente, ma anche il passato e il
futuro e l’immediato istante di relazioni che si intersecano di istinti palpitanti
di poesia vibrante e istanti subitanei, frementi, in Palpitare di nessi,
interconnessioni vitali nei silenzi e nelle pause di un infinito vagare di
pensieri proteiformi e metamorfici e maieutici. Creativi.
Per salvarsi dal baratro di un’epoca, di una storia, di una
vita. Tra pause e silenzi che conducono all’ascolto dei respiri “ciascuno cresce
solo se sognato“ con il moto delle nuvole vaganti e il pulsare incessante del
mare; tra le grida dei bambini festosi e il volo potente e irregolare dei
gabbiani. Come uno spartito di musica e annotazioni poetiche, il testo si pone
i "perché" ultimi dell’esistenza nei moti, in vuoti, in silenzi delle
architetture rigorose e delicate dei versi, in quanto il rapporto tra creature
è la risposta delle motivazioni ultime dell’esistere del genere umano e
dell’umanità tutta.
Nella creazione e nella coazione a ripetere si sviscerano i nodi
irrisolti di conflitti latenti e anche palesi e manifesti nel provvisorio
equilibrio tra l’esercizio conflittuale e l’ascolto empatico di libertà e
desiderio, nel reciproco adattamento creativo e non solo emotivo.
L’autore lascia un testamento di molti anni di impegno in ambito
civile e sociale e educativo. Con l’esperienza di molteplici laboratori
maieutici. Il pensiero spazia nelle più diverse e complicate implicazioni dalla
famiglia alla scuola a tutti gli agglomerati sociali fino all’ONU che deve
permettere e favorire e costruire la pace assolutamente nel mondo. Per salvarci
dal crinale del baratro esistenziale e nucleare: emergenze del genere umano e
minacce per l'umanità nella sua complessità.
Palpitare di nessi, un saggio poetico anche in versi, in componimenti e appunti
istantanei e subitanei che, dopo la prima edizione del 1985, torna nelle mani
del lettore, dei lettori, di donne e uomini intenti a porsi domande complesse
sui "perché" dell’esistente e per intuire “come un mondo nuovo
potrebbe crescere diverso“ senza lezioni di morale e buonismi pedagogici, ma
tramite la questione maieutica del dialogo interattivo attraverso la poesia e
il comporre in versi e comunicando pensieri, esplicando esperienze nella
volontà ultima di sapere e di realizzare l’utopia per un "altro mondo
possibile".
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