Lavoro in presenza, smart working e ripresa dei contagi: cosa fare?
A seguire la lettera inviata in un Ente locale. L'invito è fare altrettanto in ogni Ente.
Trascorso il 15 Ottobre ci saremmo aspettati una circolare
dell'Amministrazione e del dirigente al personale inerente lo smart.
Abbiamo già detto in tante occasioni che avremmo dovuto rivedere i
contenuti dell'appalto di pulizie al fine di accrecere igiene e
sicurezza nei palazzi comunali, numerose nostre richieste a tal riguardo
attendono ancora risposte.
Abbiamo anche evidenziato che il personale in presenza deve essere
messo in condizione di lavorare con serenità affrontando e superando
tutti gli elementi critici emersi nei mesi pandemici
Con l'ascesa dei contagi sono argomenti dirimenti anche a tutela della salute e del benessere dei dipendenti.
Con la presente torniamo a chiedere
- Il potenziamento dell'appalto di pulizia
- una riorganizzazione degli spazi adibiti a uffici
- andare oltre l'applicazione di procedure diverse delle quali mai attuate
In merito poi allo smart precisiamo quanto segue:
- Il lavoro agile diventa una delle modalità ordinarie con le quali si svolge il lavoro nella PA.
- Il lavoro agile va incentivato con modalità che saranno oggetto di un decreto della Pa ormai imminente
- Lo smart si applica a tutti i lavoratori e le lavoratrici, a prescindere dalla direzione di appartenenza, con la sola esclusione dei soggetti impiegati in attività indifferibili gestibili solo in presenza
- Le Pa debbono garantire almeno il 50% del personale impiegato nelle attività realizzabili in smart ragione per cui si rende necessario e improcrastinabile un monitoraggio da parte di ciascun Ente.
- L'incentivazione al lavoro agile non è una semplice opzione,
specie con la ripresa dei contagi, ma una sorta di imperativo categorico
almeno per il 50% dei lavoratori impiegabili con questa modalità
lavorativa
Urgono risposte
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