Coesione? No grazie La Banca d'Italia benedice il Governo Draghi

 Arriva la benedizione della Banca d'Italia al governo Draghi, l'Italia puo' essere salvata solo dalla coesione (ossia dalle alleanze trasversali tra destra e sinistra con la sintesi delegata al futuro Premier) affrontando i problemi strutturali dell'economia.

Riportiamo testualmente alcuni stralci dall'Intervista rilasciata da Visco al quotidiano di Confindustria:

con.uno stabile sentiero di crescita, l’incidenza del debito sul Pil potrebbe scendere rapidamente dal picco raggiunto a causa della crisi

Cosa intendiamo per crescita? La ripresa dei mercati azionari, dei profitti e degli investimenti statali finalizzati alla centralità della impresa, lo spread tenuto sotto controllo e interventi di non espansione della spesa pubblica specie se finalizzata al lavoro, al welfare e agli ammortizzatori sociali. Visco non ha dubbi a proposito degli obiettivi da perseguire quando parla di un impiego profittevole del risparmio anche per finanziare le imprese con le migliori prospettive.

Sono  illuminanti le parole di Visco che aiutano a comprendere la ragione della crisi governativa con la fine del Conte bis, in arrivo è il mercato unico dei capitali e per questo dovrà essere riscritta  e ripensata la modalità di accesso dell'Italia al Recovery.

Sempre su Il Sole 24 Ore leggiamo un articolo in cui si descrive le cosiddette debolezze del nostro paese:
L’Italia ha un mercato dei capitali gracile che fatica a intercettare i grandi flussi di capitali internazionali, come ha messo in evidenza lo scorso anno l’Ocse in un rapporto commissionato dalla Commissione europea su richiesta esplicita del Governo italiano

Detto in altri termini l'apertura dell'Italia ai capitali stranieri porterà a nuove privatizzazioni e svendite del patrimonio pubblico, favorire investitori stranieri, ossia i grandi capitali, agevolandone l'ingresso sui mercati italiani

E in questa ottica si renderanno necessari processi di ristrutturazioni che riguarderanno lavoro, ammortizzatori sociali, welfare, sanità e istruzione. Siamo solo all'inizio di un percorso all'insegna di lacrime e sangue  per le classi subalterne.


 

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