Non tirateci per la giacchetta: lettera aperta di dipendenti comunali

riceviamo, trascriviamo e pubblichiamo questa lettera recapitata al nostro blog

 Negli ultimi mesi siamo stati tirati in ballo nostro malgrado , siamo forse i capri espiatori di campagne politiche o di processi in atto nella Pubblica amministrazione?

Nei primi mesi pandemici molti cittadini si recavano al Comune senza appuntamento  per accedere a dei servizi per i quali serviva un appuntamento. E' colpa nostra se la pandemia ha limitato l'accesso agli uffici?

Il cittadino o qualche associazione avrebbe potuto, anzi dovuto come abbiamo fatto noi, esigere numeri verdi in numero adeguato e funzionanti nell'arco della giornata ma spettano ai dirigenti e agli amministratori decisioni del genere. Sia ben chiaro: comprendiamo la rabbia dei cittadini ma perchè prendersela con i dipendenti pubblici? E' possibile che dopo un anno gli enti pubblici non abbiano ancora rivisto la organizzazione e la gestione dei servizi anche attraverso lo smart? E chi sta in modalità agile perde ogni mese salario perchè viene escluso dai buoni pasto, dagli straordinari e da altro ancora.

Molti cittadini si lamentano della inefficienza dei servizi pubblici ma qualcuno puo' ricordare che per nove anni i salari e le assunzioni sono stati bloccati? E oggi gli organici dell'Ente, nonostante le assunzioni di fine anno, hanno piu' uscite per pensionamenti che nuovi ingressi.

E' capitato di leggere attacchi agli agenti di Polizia locale a proposito di un ordine di servizio che alcune organizzazioni sindacali (ad esempio il sindacato di base) ha criticato aspramente nella sostanza e nella forma. Poi ci sono episodi di cronaca che vedono già condannati dipendenti pubblici, il garantismo vale solo per alcuni e non come principio generale? E poi leggiamo critiche da partiti che per anni hanno commesso errori analoghi a quelle della attuale Giunta tirando per la giacchetta la Polizia locale in perfetta continuità con la lotta al cosiddetto degrado che è la madre di tutte le scellerate scelte che hanno svilito, a nostro avviso, l'operato della Polizia locale. E quelle scelte hanno finito con il ridurre gli agenti di Pm nelle sedi decentrate o ridotto gli organici in tanti uffici.

Ci sono scelte politiche trasversali agli schieramenti politici salvo poi perdere memoria del recente passato. Cio' non significa astenersi dal legittimo e democratico diritto alla critica ma quando si finisce con l'attaccare i lavoratori si perde, sempre a nostro modesto avviso, il lume della ragione.

Si parla, infine, di riforma della Pubblica amministrazione, noi vorremmo dire la nostra su questi processi ma ancora una volta rischiamo di essere le vittime sacrificali o i capri espiatori di decisioni calate dall'alto.

Vittimismo? No solo realismo, perchè noi siamo lavoratori pubblici ma anche cittadini e vorremmo riportare la discussione ai problemi reali senza strumentalizzazioni e letture parziali.

cordialità

alcuni dipendenti comunali (che per non incorrere in richiami o procedimenti disciplinari preferiscono mantenere l'anonimato)

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