Giovedi' 25 Febbraio ore 1030 davanti alla Prefettura di Pisa
conferenza stampa cub
giovedi' 25 febbraio ore 1030 davanti alla prefettura di pisa
La crisi sanitaria e quella
economica hanno peggiorato le condizioni di vita dei lavoratori, delle
lavoratrici e delle classi popolari.
Se le misure economiche adottate
dal governo Conte hanno cercato di contenere l’emergenza, senza sanare
le problematiche strutturali di un sistema fondato sul profitto e sulla
speculazione privata, non si è mosso dito contro l'austerità espansiva e
il Pareggio di bilancio in costituzione, i provvedimenti intrapresi si
sono dimostrati del tutto inadeguati a combattere la pandemia, a
rafforzare il welfare e i settori pubblici, gli aiuti ai lavoratori sono
stati insufficienti e solo finalizzati a scongiurare conflitti sociali.
Nel frattempo non si contano i lavoratori uccisi dalla pandemia per avere contratto il virus nei luoghi di lavoro
Oggi la Bce e Confindustria
chiedono la revoca del divieto dei licenziamenti collettivi, vogliono
cancellare la quota 100 e il reddito di cittadinanza senza rivedere e
ampliare gli ammortizzatori sociali.
Ma in Aprile potremmo assistere
ad altri licenziamenti sotto forma di rinnovi degli appalti a costi
decisamente inferiori al passato con manifestazioni di interesse
finalizzate solo a scaricare sugli appaltatori i tagli di ore e dei
posti di lavoro.
Potrebbe avvenire anche sul
nostro territorio . Giovedi' 25 Febbraio la cub ha promosso iniziative
davanti alla Prefettura, noi saremo a Pisa in Piazza Mazzini n.7 per
denunciare gli attacchi al lavoro e ai lavoratori. Si apre una nuova stagione di mobilitazioni sociali!
LE NOSTRE RIVENDICAZIONI SONO:
Una autentica rivoluzione degli ammortizzatori sociali basata su strumenti semplici ed efficaci per la estensione universale dei diritti sociali e per garantire un reddito dignitoso per tutti i soggetti deboli;
Investimenti nella sanità e nella istruzione pubblica, gratuita ed universale;
una
nuova riforma delle pensioni che ripristini il modello retributivo per
non condannare i pensionati del futuro ad una vecchiaia nell'indigenza
Il ritorno ad una programmazione economica attiva da parte dello Stato per arrestare il declino industriale, le delocalizzazioni, l'ulteriore abbassamento del costo del lavoro attraverso in contratti precari attuando invece una riconversione ecologica dei processi produttivi e a tutela dell'occupazione
Estensione del blocco dei licenziamenti e drastica riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario;
Per investimenti pubblici sulla Scuola, Trasporti, Welfare, Pensioni ecc..
Controllo dei lavoratori, diritti di contrattazione e democrazia sui luoghi di lavoro con la cancellazione delTesto unico sulla rappresentanza del gennaio 2014 (accordo cgil cisl uil e confindustria)
nella
occasione chiediamo anche un incontro con il Prefetto di Pisa per
affrontare le problematiche legate al territorio, dall'aeroporto ai
servizi senza dimenticare lo spettacolo
Sindacato di base cub Pisa
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