I contratti di espansione.....convengono solo alle aziende

 Rilanciato dal decreto sostegni bis, il contratto di espansione conviene alle aziende ma non ai lavoratori.

Le aziende con organici superiori ai mille dipendenti potranno assumere un addetto ogni tre uscite contando anche su un ulteriore aiuto pari a tre anni di Naspi. 

Con i contratti di espansione si perdono posti di lavoro e gli aiuti pubblici risultano assai convenienti, ad ammetterlo lo stesso Il Sole 24 ore che per le aziende tra 100 e mille dipendenti parla di risparmio pari a 39 mila euro che passano a 55 mila per le aziende con piu' di 1000 addetti.

La tipologia di contratto nasce con l'idea di favorire i processi riorganizzativi aziendali, si prevede di utilizzare gli ammortizzatori sociali per la formazione ricorrendo anche alla riduzione dell'orario di lavoro con la opportunità di ricorrere a prepensionamenti.

Ma la merce di scambio per questi processi è vantaggiosa solo per le aziende, il decreto Sostegni estende infatti il contratto di espansione ad aziende piu' piccole quando prima era indirizzato solo ad aziende di 1000 dipendenti, l'impegno di assumere personale è richiesto senza specificarne i numeri e la tipologia contrattuale, anzi sarà incentivato l'apprendistato che conosciamo per i bassi salari che lo caratterizzano.

Il rapporto poi di una assunzione su tre pensionamenti ci sembra particolarmente favorevole per le aziende desiderose di tagliare la forza lavoro, magari quella piu' anziana e con buste paga meno leggere, assumere un contratto di apprendistato ogni tre pensionamenti permette un cospicuo risparmio alla voce spesa di personale.

Per i contratti di espansione serve l'accordo sindacale con le sigle rappresentative che non faranno mancare la loro firma, di fatto le aziende potranno ricorrere in certi casi agli ammortizzatori sociali fino a 18 mesi senza pagare alcuna addizionale. In caso di pensionamento il risparmio aziendale arriverà ai costi di una Naspi di 24 mesi che nelle aziende con piu' di 1000 dipendenti arriverà ai 3 anni di Naspi.

Ci sembra evidente che questa tipologia contrattuale servirà ai processi di ristrutturazione scaricando l'onere sullo Stato e dando in cambio ben poco in termini retributivi e occupazionali.

E in questo sistema un ruolo importante sarà ricoperto dagli Enti bilaterali che probabilmente andranno a coprire anche la soppressione della cassa integrazione in deroga, insomma prosegue a ritmi serrati la controffensiva padronale contro i lavoratori e l'occupazione

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