I tagli ombra agli Enti locali

 Se guardiamo agli ultimi anni ci rendiamo conto di quanti fondi siano stati tagliati agli Enti locali,  nei giorni scorsi sono stati dichiarati illegittimi i cosiddetti ripiani lunghi per i prestiti statali, la cosa riguarda centinaia di Comuni che ora invocano un aiuto concreto con il  decreto sostegni-bis.

Se pensiamo alle manovre Finanziarie degli ultimi anni dobbiamo ammettere che a fare cassa per lo Stato sono stati i dipendenti pubblici con 9 anni di blocco dei contratti e gli Enti locali che hanno visto diminuire i fondi statali a loro destinati.

Insomma i fondi destinati agli enti locali sembrerebbero inferiori anche  a quelli previsti per legge, poi aggiungiamo tutti i tetti di spesa ancora vigenti e si ottiene un quadro non certo edificante.

Le fatidiche 80 euro in busta paga sono state possibili tagliando fondi agli enti locali il che significa ridurre anche gli interventi sociali, dati alla mano mancano miliardi  nelle casse degli Enti locali tra reintegro del Fondo di solidarietà comunale e le compensazioni del mancato gettito della Tasi.

La classica coperta troppo corta, a rimetterci non sono solo i Comuni ma l'insieme dei servizi da loro stessi erogati, chi poi racconta la storiella dei troppi soldi spesi per il personale dovrebbe pensare che in 20 anni si sono persi decine di migliaia di posti. In qualunque modo vogliate leggere la situazione,  sono proprio gli Enti locali ad avere subito i maggiori tagli e non si intravede una via di uscita da queste politiche ragionieristiche di progressiva erosione dei fondi che poi hanno ripercussioni negative sui cittadini

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