La normalità delle armi...la normalità dei fenomeni corruttivi


I primi giorni dell'anno vedono concretizzarsi la guerra Globale votata dal Congresso Usa e scatenata con attentati nel Libano e nell'Iran, il tutto nel silenzio assenso dei governi Ue e Usa che ogni giorno ricordano quanto sia prioritaria la lotta al terrorismo  salvo poi tacere su quanto accade nel globo ovunque ci siano presenze contrastanti con i loro interessi.



I giornali italiani parlano da giorni del parlamentare di centro destra che alla festa di capodanno ha esploso accidentalmente un colpo di pistola ferendo un commensale.

Se fosse accaduto ad un comune mortale l'episodio sarebbe rimasto confinato nella cronaca locale etichettandolo come eccesso da ultimo dell'anno con la insana abitudine di esplodere il 31 dicembre colpi di arma da fuoco per salutare l'attivo del nuovo anno.

Sia ben chiaro, il Parlamento dovrebbe occuparsi di ben altro, ad esempio  dell'arresto di Verdini jr per un presunto giro di tangenti che avrebbero pilotato gli appalti Anac. L'inchiesta in corso della Magistratura ricorda che all'ombra degli appalti pubblici e dello stesso PNRR si scatenano appetiti illeciti e fenomeni corruttivi assai pericolosi per la comunità.



Altro fatto preoccupante è la canea mediatica scatenata contro giudici che hanno assunto posizioni pubbliche, magari controverse, e vengono accusati di non essere imparziali e super partes, si scatenano giornali e giornalisti di parte che tornano a tuonare contro una Magistratura che ritengono schierata a sinistra, copione già visto un trentennio fa ai tempi di "Mani Pulite".

Ovviamente canee mediatiche funzionali a non indagare fino in fondo i fenomeni corruttivi che hanno bruciato ingenti risorse pubbliche che avremmo potuto destinare al sociale, in un paese nel quale crescono ogni giorno i fenomeni di povertà relativa e assoluta

Siamo tuttavia davanti alla sconcertante normalità delle armi,  la licenza del porto d'armi dovrebbe essere concessa solo in casi veramente eccezionali ma le continue pressioni di certe industrie e delle lobby tendono invece a normalizzarne il possesso alla stregua di quanto avviene da anni negli Usa. 

E dopo un decennio nel quale le licenze sono state ridotte i prossimi anni potrebbero invertire la tendenza alimentando la paura costruita ad arte e favorendo a livello legislativo la concessione dei permessi di detenzione personale di un'arma in un paese, guarda caso, che si annovera tra i principali produttori di armi leggere nel mondo 

Sempre in questi giorni natalizi è stata presentata, ma poi subito ritirata, la proposta di legge che avrebbe autorizzato il  porto d'armi per la caccia  ai sedicenni.

La normalità della guerra e del possesso delle armi sono parte integrante di quel processo di militarizzazione della società che si accompagna alla costante presenza di militari nelle scuole, agli alzabandiera all'inizio dell'anno scolastico, agli stages scuola e lavoro.

Ma anche i fenomeni corruttivi minimizzati dietro a ben orchestrate campagne mediatiche, stanno diventando una sorta di normalità, pur in mezzo a mille condanne rituali, alla quale abituarsi per far ripartire l'economia italiana.


Commenti