Se perfino l'Onu viene giudicato pericoloso per la "stabilità" di Israele

 

Comitato No Camp darby Pisa

 

 all’indomani della decisione della corte dell’Aja che apre un inchiesta contro Israele per atti di genocidio ai danni del popolo palestinese arriva puntuale la ritorsione dei paesi Nato e filo israeliani che bloccano i finanziamenti all’agenzia Onu incaricata di assistere i rifugiati.


Se perfino l'Onu viene giudicato pericoloso per la stabilità di Israele

 

Chi nega i diritti umani non potrà essere annoverato tra i Giusti e i tra i difensori dei diritti civili e della democrazia. 

Un concetto semplice e fin troppo banale ma utile a confutare quei luoghi comuni mediatici che descrivono Israele come la patria della libertà, della democrazia, la sede ideale dove vivere per le comunità gender e gay, un modello di democrazia da contrapporre alle teocrazie del Medio Oriente.

All'indomani della decisione della Corte dell’Aja di accogliere le istanze del Sudafrica aprendo una inchiesta sugli atti di genocidio commessi da Israele a Gaza, puntuale è stata la privazione dei fondi all' Unrwa adducendo la motivazione che alcuni dipendenti della agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi sarebbero coinvolti negli attacchi del 7 Ottobre.

Immediatamente i finanziamenti  sono stati sospesi da alcuni paesi Nato (Usa, Gran Bretagna, Canada, Australia, Finlandia, Olanda e ovviamente anche l' Italia).

Sarebbe come se si davanti a un presunto reato, da dimostrare in sede giudiziaria, commesso da un dipendente di qualche associazione si sospendesse l'attività della associazione stessa, stesso discorso potremmo fare per qualche dipendente delle agenzie delle Entrate o di un Ente locale accusato di corruzione, sarebbe logico e lecito sospendere i pagamenti degli stipendi a tutto il personale?

Esempi paradossali anche se il paradosso caratterizza l'intera vicenda e la decisione dei paesi filo israeliani appare un atto ritorsivo e di pericolosa intromissione per delegittimare prima e guidare poi l'operato della commissione di inchiesta.

Qualora fosse dimostrato il coinvolgimento di qualche dipendente perchè privare di fondi  l’intera Agenzia?

Un perfetto tempismo  all'insegna della ritorsione contro la Corte dell’Aja che intima a Israele di "prevenire il genocidio" ed assicurare aiuti e assistenza alla popolazione di Gaza.  Una risposta chirurgica al pari dei bombardamenti condotti con il ricorso alla Intelligenza artificiale atta a depotenziare la sola  organizzazione umanitaria, l' Unrwa, in grado di distribuire aiuti a Gaza dopo mesi di fondi tagliati di una campagna mediatica contro la presenza di giornalisti (decine dei quali uccisi ) e osservatori nei territori palestinesi.

Su Unrwha si sono abbattuti tagli  di risorse nonostante il milione e mezzo di persone da assistere, oltre 25 mila morti, oltre 60 mila feriti, 10 mila bambini morti, ospedali al collasso privati di energia e di rifornimenti sanitari.

16 anni di blocco militare, 56 anni di legge marziale, 5 guerre silenziose antecedenti al 7 ottobre  con quasi 6 mila morti, l'arresto arbitrario e la detenzione con il fermo amministrativo di migliaia di palestinesi molti dei quali minorenni.

Un ulteriore atto  che conferma la deliberata volontà occidentale di coprire il genocidio a Gaza trasformando uno strumento dell'Onu in organizzazione fiancheggiatrice del terrorismo .

Questa è la democrazia occidentale in barba ad ogni regola e perfino al tanto decantato diritto internazionale che oggi viene liquidato come ostacolo alla soluzione finale di Israele contro il popolo palestinese

un approfondimento

International Court of Justice rules against Israel but declines to order end to genocide in Gaza - World Socialist Web Site (wsws.org)

Palestina. La Corte Internazionale di Giustizia ordina a Israele di impedire ciò che sta già commettendo da più di tre mesi: "atti di genocidio" nella Striscia di Gaza / La sentenza non chiede un cessate il fuoco / Delusione a Gaza e nella Cisgiordania occupata - Resumen Latinoamericano

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