Imbelli alla meta... ?

 di Tiziano Tussi  

                                                                     

«Era indispensabile far luce sulla aspra strada che avremmo dovuto percorrere in mezzo alla tormenta, così oggi è urgente illuminare i nuovi angosciosi problemi che sorgono proprio per l’avvicinarsi di una vittoria militare, frutto di una coalizione priva di scopi politici e sociali unitari ed armoniosi: se questi problemi non saranno risolti la vittoria stessa sfumerà tra le mani dei presenti vincitori ed il nemico risorgerà».   

Questo estratto da un lavoro che sto completando mi pare assolutamente profetico. Siamo nel maggio del 1944. Questi sono i Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà, ricordati da Mario Dal Pra che ne scrive su altra fonte, Lettera ai compagni del febbraio 1982. 

La citazione che riporta ad un contesto di periodo di Seconda guerra mondiale appare illuminante. Al di là delle parole che riguardano quei tempi, e la prima serie dei Quaderni è del 1931, il resto sta in piedi. Anche ora come allora, 1931/1944/1982/2024. Soprattutto la chiusa “il nemico risorgerà” ed è chiaro che il nemico indicato è il groviglio di destra, allora meno aggrovigliato di oggi, ma sempre un composto di accordi esecrabili. 

Oggi si vota per il parlamento europeo. Cosa meglio delle parole dei Quaderni può descrivere il ritorno della destra, più o meno estrema, in Europa ed in altre parti del mondo, come negli USA? Senza scopi politici, qui definiti unitari ed armoniosi, si caverà ben poco anche dai sacrifici, dai morti, dai feriti, che ad ogni conflitto elenchiamo. Non sono bastate due guerre mondiali, nel Novecento, traffici di ogni tipo, con al centro il profitto che schiaccia tutto, lotta per la supremazia politica con guerre locali, combattute direttamente o per interposti popoli ed eserciti mandati allo sbaraglio per altri decisori internazionali. Insomma, senza quello che possiamo chiamare la guida dell’eticità non potremmo mai affermare di essere giunti ad una situazione stabile e sicura. Sicura e lontana da altre situazioni di crudele disumanità.

 C’è ancora proprio bisogno di un foglio del 1931/1944/1982 per capire quello che sta accadendo ora? Pare proprio di sì e questo è totalmente disarmante. Vengono subito alla mente le imbecillità ripetute dagli attori politici sulla scena nazionale ed internazionale ora. Possibile che i popoli del mondo, non sappiano fare altro che sopportare imbelli una classe politica enormemente incapace di intendere. Possibile

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