Un Bando da ritirare...parliamo dei servizi museali al Comune di Volterra

Apprendiamo dai giornali che i dipendenti di una cooperativa che gestisce in appalto alcuni servizi nei musei del Comune di Volterra sono preoccupati per i contenuti del bando emanato da quel Comune per l'aggiudicazione dei servizi medesimi, essendo giunto a scadenza l'attuale affidamento.


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Un appalto può essere scritto in tanti modi e se diminuiscono i servizi erogati al cittadino, specie  nel periodo invernale, è inevitabile la ripercussione negativa sulle condizioni contrattuali e retributive della forza lavoro. Solo per fare un esempio: la riduzione dell'apertura di alcuni siti determina la riduzione delle ore e degli organici da qui i contenuti al ribasso del futuro appalto.

Se poi consideriamo il numero delle unità destinate a coprire una postazione museale, fermo restando che queste regole siano giudicate ammissibili dalla Sovraintendenza, scopriamo altri tagli pensando agli organici ridotti ai minimi termini del personale dipendente dal Comune.

La Giunta di Volterra
ha solo una strada da percorrere: il ritiro del Bando di appalto

L'assessore alla Cultura Danti, insieme all'Assessora al Turismo e al Sindaco, avrebbe dovuto vigilare sui contenuti e sul budget dell'appalto ai servizi museali, Danti ha comunque espresso solidarietà al lavoratori riuniti in assemblea. Ma ha poco senso solidarizzare con la forza lavoro senza intervenire direttamente sul bando, sui contenuti di questo appalto, sulle pretese della committenza di decidere quale e quanto personale impiegare, e quindi riservarsi la facoltà di escludere  personale assegnato non gradito e insindacabile giudizio dalla committenza, affidandosi a generiche clausole sociali a salvaguardia dei posti di lavoro e sapendo che con meno risorse e con i contenuti esplicitati ci saranno tagli di ore e forse di personale. L'assessore, apparso solo ora, dopo che l'Amministrazione comunale non ha tenuto di conto degli incontri con il sindacato in cui erano state fornite richieste perché il bando non penalizzasse i lavoratori ad oggi non si è sentito in  obbligo di dare almeno una risposta alla lettera del sindacato inviatagli giorni fa e di fatto rimasta inevasa.

Non si salverà in calcio d'angolo la Giunta di Volterra asserendo di avere calcolato il costo orario dell'appalto sul contratto nazionale delle Federculture, si possono inserire nel bando tagli ricorrendo a richieste minori di prestazioni, cosa che è stata fatta. Senza considerare che nella spesa risultante dai tagli non figura il costo degli eventuali scatti di anzianità. Per esempio gli attuali dipendenti ne stanno maturando.

Né gli amministratori si sono preoccupati del del fatto che alcuni luoghi di lavoro dovrebbero essere agibili anche dal punto di vista igienico-sanitario e delle norme di sicurezza aspetto quest'ultimo denunciato dal personale.

La città della cultura si scopre all'improvviso città degli appalti al ribasso. Errare humanum est, basta ammetterlo e ritirare il bando per presentarne uno nuovo con diversi contenuti e reale tutele per la forza lavoro. 

 

Sindacato di Base Cub PIsa

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