Milan l'è un grand Milan

 Milan l'è un grand Milan



 di Tiziano Tussi


Milan col coeur in man". La Madunina: Canten tucc "lontan de Napoli se moeur"
ma po' i vegnen chi a Milan", Giovanni D'Anzi 1934. Insomma, "semper Milan l'è un grand Milan. Certo grande, relativamente, a fronte delle grandi città straniere, un gran paesone: carissimo. In tutta Italia il trend del mercato immobiliare è depresso. A Milano va a mille. Un tè e brioche, al bar: 4,30 €. Ma la Milano che guadagna con gli immobili, soprattutto in affitto, gira sempre bene. Non parliamo poi dei prezzi degli appartamenti in centro città. Oramai 10.000 € per metro quadro sono una banalità.

Ma per fortuna che c'è la Biblioteca degli alberi, in zona Isola, dove svetta il Bosco verticale, grattacelo con piante annesse in ogni piano e balcone. Con uomini ragno che dal tetto, di 26 piani, il più alto, l'altro, il nanetto, di soli 18, agganciati a funi si calano per ripulire i balconi dei ricchi borghesi che vi abitano. Ogni cosa è già predefinita. Ci si scorda della piantina di basilico sul davanzale. Tutto già predisposto. Ancora: già il nome di Biblioteca degli alberi (BAM) è particolarmente idiota e post-moderno e la troviamo nel giardino di fronte al Bosco verticale. Quartiere che viene pulito e ripulito più volte nella settimana, oltre alla normale pulizia post mercato di strada. Ma la cosa più bella è che una fondazione, ma guarda caso, intitolata a Riccardo Catella vi spadroneggia. Nuovo ras del mattone, si fa per dire, visto che di materiali che vengono usati sono i più vari, Manfredi, suo figlio, dirige la fondazione, con mamma e moglie.

La città è sotto la cappa di COIMA il gruppo fondato dal padre e che ora il figlio, e famiglia, ha ampliato. Il sito Dagospia, nel novembre 2014, fa le pulci al costruttore ed alle sue frequentazioni, Ligresti, poi quando le cose per salvatore e famiglia, si sono fatte spesse, mollato per riposizionarsi su Matteo Renzi. Basta cliccare sul sito in oggetto e si legge tutta la storia.

Così come chi sia stato Ligresti lo si trova su Wikipedia. Ma a me questo non interessa: voglio solo dimostrare che Milano è governata male, malissimo e che l'unico vero interesse del Comune sono le costruzioni edilizie. Tanto che ora lo stesso soggetto politico ha venduto proprio a Coima un angolo del quartiere Isola, ancora quello, dove fino a pochi giorni fa c'era una sede dell'anagrafe comunale.

Più nel dettaglio, Coima si è aggiudicata "un fabbricato di via con destinazione produttivo e artigianale" in via Messina 53 e due edifici in largo De Benedetti 1 (Isola). "Con l'operazione l'Amministrazione prosegue con la valorizzazione del proprio patrimonio immobiliare, in un'ottica di efficiente gestione della risorsa pubblica come leva per finanziare servizi per la città", si legge in una nota.

Dal municipio hanno fatto sapere che l'anagrafe di largo De Benedetti verrà ricollocata in viale Zara 100, "come condiviso in un percorso fra l'amministrazione e i Municipi 2 e 9", ha puntualizzato palazzo Marino.[1] Cosa vuole dire? Che il Comune vende a chi ha già preso a piene mani, pezzi di Milano, altri due pezzi, intasca soldi e centralizza i servizi.

Stessa pratica per quanto riguarda l'Azienda tramviaria milanese (ATM). Appena c'è una sovrapposizione di linee subito si tagliano. Con un continuo innalzamento del biglietto dei mezzi pubblici, con frequenze assurde, specialmente in alcune ore del giorno. Non parliamo poi della notte. La metropolitana chiude poco dopo la mezzanotte.

"Milan l'è un gran Milan". Ma il peggio avviene quando piove. Il Seveso un fiumiciattolo, poco tempo fa esondava sempre, fino ad arrivare in città, sempre al quartiere Isola, ora lo fa di meno ma l'ultimo temporalone ha lasciato la città in una situazione da simil-alluvione con strade e marciapiedi sommersi dall'acqua. E non si è assistito all'arrivo di un tornato, semplicemente ha piovuto di più del solito.

Non importa, perché ciò che importa sono il supporto ai ciclisti, con piste ciclabili assurde, senza cordolo, al coeur in man, allo striscione per Giulio Regeni affisso sul palazzo del Comune, una evidenza di pochezza reale nella situazione, la difesa delle minoranze di ogni tipo, basta siano ricche (vedi la situazione delle case popolari, di strabiliante indecenza), e quindi menefreghismo per la maggioranza dei cittadini.

Una città dove il centro sinistra raccoglie voti solo nei quartieri ricchi. Le ultime elezioni politiche, il centro-sinistra, ha eletto rappresentanti al quartiere Isola, ancora. Il resto è in mano alla destra. Sarà interessante vedere cosa accadrà per le prossime elezioni a sindaco. Se la destra trovasse un candidato di normale appeal e conoscenza, probabilmente anche Milano ripasserebbe alla destra. C'è già stata con la Lega tempo fa. Nessuno si è stracciato le vesti. È accaduto con il centro destra ancora altre volte. La città in qualche modo ha galleggiato. Ora galleggia sull'acqua che scende dal cielo.

PS.

È interessante leggere almeno:

Manfredi Catella, Luca Doninelli, Milano si alza. Il libretto è stato stampato da Feltrinelli (immagino Giangiacomo rivoltarsi nella tomba) con il logo di Vita (settimanale, ora mensile, cattolico) con fotografia di Gabriele Basilico, 2013 (ancora in catalogo)

Lucia Tozzi, L'invenzione di Milano, Cronopio, Napoli, 2023.

L'autrice non ha trovato molta disponibilità presentare il suo libro a Milano. Ed ha dovuto accontentarsi di ciò che ha potuto usare per la presentazione.

Note:

Dal sito Milano today.it


da www.resistenze.org

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