Accordo sindacale nelle fabbriche meccaniche Usa: non è oro tutto ciò che luccica

Nei giorni scorsi il sindacato United Auto Workers (UAW) ha annunciato che l'accordo sindacale, arrivato dopo settimane di sciopero e mobilitazioni, è stato ratificato con il voto favorevole del 64% dei lavoratori delle tre società. 


foto da youtube

Una maggioranza comunque assoluta ma non schiacciante a conferma che questo accordo non ha convinto una fetta consistente degli operai. Ricordiamo che perfino Biden era intervenuto in questa vertenza sindacale dichiarando legittime le richieste operaie ed oggi offre la propria benedizione ad un accordo definito "storico" ed "epocale". 

In realtà l'accordo GM è passato con una percentuale assai minore di quella dichiarata, i Si avrebbero superato di 2000 voti i NO e in alcuni grandi stabilimenti sarebbero prevalsi i contrari (Kentucky Truck Plant e  Toledo Assembly Complex) mentre in altri siti produttivi si contesta apertamente i risultati denunciando varie irregolarità nel voto. 

L'accordo prevede aumenti salariali del 25%, le richieste iniziali erano del 40%, mentre non trovano spazio altre rivendicazioni iniziali come il ripristino dei benefici pagati dall'azienda per i pensionati, la fine dei livelli salariali e l'abuso dei lavoratori temporanei, settimane lavorative più brevi e aumenti importanti anche a beneficio dei pensionati. 

La transizione verso veicoli elettrici rischia poi di essere un boomerang contro gli operai, già si annunciano tagli occupazionali e automatizzazioni, "licenziamenti volontari" per espellere lavoratori qualificati e lavoratori a ore. L'accordo è passato anche per il clima di paura alimentato dai settori "di sinistra" dei democratici e dalle burocrazie sindacali e viene oggi messo in discussione dalla rete dei comitati di fabbrica costruito nelle settimane di mobilitazione.

La politica corporativa di Biden mira direttamente ad integrare il sindacato nella gestione delle fabbriche in vista della automatizzazione delle linee da ristrutturare per la costruzione dei  veicoli elettrici, un obiettivo imprescindibile per il capitalismo statunitense  

Commenti