Pubblica Amministrazione: un deserto chiamato concertazione

 


Pubblica Amministrazione: un deserto chiamato concertazione

 I salari dei dipendenti pubblici sono al collasso, al confronto con gli altri paesi europei abbiamo la forza lavoro meno pagata e quella piu' anziana. Gli stanziamenti previsti dalla Finanziaria per il rinnovo dei contratti pubblici sono in terzo di quelli richiesti, da Cgil Cisil Uil, per recuperare il potere di acquisto perduto solo negli ultimi anni.  Dalle banche dati dell’ARAN, l’Agenzia nazionale che rappresenta le Pubblica Amministrazione nelle relazioni con il sindacato, si evince la debacle salariale della Pa e in particolare per il personale degli Enti locali

Gli stipendi più bassi sono quelli del personale delle Regioni e degli Enti locali (Comuni e Province) mentre più alti, fino a tre volte di più, quelli dei dipendenti delle Autorità indipendenti.

E a determinare la media dei salari degli enti locali, attestati a meno di 30 mila euro annui di cud, concorrono anche Regioni ed Enti economicamente piu' forti e con un salario accessorio decisamente più elevato, il che ci fa intendere come in molti Comuni o Province il salario percepito sia ormai irrisorio e di poco superiore ai salari da fame percepiti negli appalti.

Per recuperare potere di acquisto Cgil Cisl Uil invocano il welfare aziendale omettendo di dire che eventuali benefici saranno finanziati con il Fondo per la retribuzione di risultato diminuendo la già esigua quota di produttività.

Per la Cub la performance è solo una gabbia, inutile per migliorare la PA ma funzionale a dividere la forza lavoro sottraendole quel salario che potrebbe essere invece salvaguardato da una quattordicesima mensilità.

Hanno falcidiato il nostro potere di acquisto e di contrattazione costruendo un deserto che hanno definito pace concertativa.

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