Le prossime manovre di Bilancio : scenari economici e privatizzazioni in agguato

 L'indebitamento delle casse statali si renderà necessario per rinnovare i contratti della Pubblica amministrazione e per il conguaglio delle pensioni cercando di recuperare almeno parte del potere di acquisto perduto questo anno tra inflazione, rincari tariffe e aumento del costo della vita.



Il Nadef non potrà eludere le questioni spinose, lo scorso anno hanno evitato di sottoscrivere i contratti nazionali ma dopo quasi due anni è giunto il momento del rinnovo.

Rispetto alle previsioni la spesa previdenziale crescerà pur di poco ma crescerà e anche i rinnovi stipendiali pubblici accresceranno la spesa pubblica.

Da qui la necessità di ampliare il deficit negoziando con Bruxelles ma anche il bisogno di reperire soldi per far quadrare il bilancio pubblico, da qui l'idea di nuove privatizzazioni e il blocco delle rivalutazioni delle pensioni medio alte (si tratta di comprendere cosa intenda il Governo per fasce alte sapendo che agli autonomi sono stati riservati trattamenti fin troppo benevoli

Ma il Governo non dice che sono proprio i provvedimenti già adottati come il taglio al cuneo fiscale e gli sgravi accordati alle imprese a dettare le linee alla prossima Manovra di Bilancio tanto che si parla di una manovretta in autunno e a seguire, a dicembre, la Legge di Bilancio con la speranza che la Ue voglia rinegoziare il debito e sapendo che tanto la manifattura quanto i servizi presentano dati di crescita di poco superiori allo zero.

Ma intanto sono riviste al ribasso le spese previste con i fondi del PNRR e la emergenza migranti diventerà la classica foglia di fico per coprire altre scelte magari esasperando i toni per giustificare  ulteriori processi di privatizzazioni con spese aggiuntive e non previste.

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