L’intelligenza artificiale entra in guerra

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L’intelligenza artificiale entra in guerra!


Da anni Israele è un laboratorio della intelligenza artificiale e delle tecnologie dual use al servizio dell’esercito e utilizzata per annientare ogni forma di resistenza e di opposizione.

 Le autorità israeliane già da anni hanno adottato un sistema di riconoscimento facciale, il suo nome è “Red wolf” ed è servito per tracciare i palestinesi limitandone le libertà di movimento e per condurli nelle carceri israeliane ricorrendo ai fermi amministrativi che consentono mesi, anni, di detenzione senza prove e in attesa di un processo.

L’utilizzo della intelligenza artificiale è quindi risaputo tanto che un anno fa ne ha parlato perfino la stampa statunitense,  ma un deciso salto di qualità è avvenuto proprio all’indomani del 7 ottobre con l’inizio delle operazioni militari contro la striscia di Gaza, basterebbe leggere i dispacci ufficiali dell’esercito israeliano.

Gli attacchi e i bombardamenti israeliani sono decisi da un’intelligenza artificiale chiamata Gospel (Vangelo), si colpiscono le aree ove è individuata la presenza anche di un solo individuo sospettato di appartenere alla Resistenza palestinese con effetti collaterali devastanti come colpire e distruggere obiettivi quali quartieri, case, ospedali e scuole con vittime  civili.

Link di approfondiimento : http://delegati-lavoratori-indipendenti-pisa.blogspot.com/2024/04/intelligenza-artificiale-e-tecnologie.html

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