Molte ombre sull'operato del Governo

 Oltre metà dei decreti attuativi previsti non sono ancora andati in porto, l'attività del Governo Meloni è tutt'altro che frenetica, l'Inps continua ad erogare ammortizzatori sociali in quantità tale da confermare un andamento oscillante e sotto tono della economia, la spesa per la sanità raggiunge poi i livelli più bassi degli ultimi anni e si accelera sulla privatizzazione delle Poste per fare cassa.



Dopo la elezione del nuovo presidente di Confindustria il centro destra ha ribadito di essere un Governo amico e alleato delle imprese, giusto a ricordare che se si sta dalla parte delle aziende difficilmente saranno tutelati i diritti e i salari della forza lavoro.

Per quanto ne dicano sindacati rappresentativi, quando un Esecutivo dichiara di volere assecondare i desiderata delle imprese arrivano in poco tempo provvedimenti pessimi per i salariati.

Gli aumenti contrattuali non permettono alcun recupero del potere di acquisto, quando si guarda alle pensioni erogate non si dice mai che gran parte delle stesse hanno importi decisamente bassi

Nell'anno 2022  su quasi 18 milioni di pensione erogate quasi 4 milioni erano per invalidità civili, indennità di accompagnamento e assegni sociali, Secondo le stime del Centro studi di Unimpresa il costo totale delle pensioni sale a 318 miliardi annui ed è destinato a crescere nei prossimi 3\4 anni. Complessivamente per la previdenza la spesa italiana nel 2023 è stata di 317,9 miliardi pari al 15,8% del Pil

Sono dati incontrovertibili che anticipano un probabile intervento atto a contenere la spesa con qualche provvedimento destinato ad alleggerire ulteriormente l'importo dell'assegno previdenziale? A fine 2023 hanno ritoccato la Fornero disincentivando ulteriormente l'uscita anticipata dal mondo del lavoro e ulteriori interventi, nella medesima direzione,  sono già al vaglio dell'Esecutivo.

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