Un Racconto di Vita Partigiana
eBook di Un Racconto di Vita Partigiana
di LAURA TUSSI
"E’ bellissimo che il premio Nobel
per la pace sia stato attribuito a ICAN" parole pronunciate dal Partigiano
e Deportato Emilio Bacio Capuzzo, nostro caro amico, in punto di morte nel
2017.
Il Libro è anche disponibile e presente
in tutte le librerie in formato cartaceo, con le testimonianze e le riflessioni
di Moni Ovadia, Renato Sarti, Bebo Storti, Dario Venegoni, Antonio Pizzinato,
Giuseppe Valota
"E’ bellissimo che il premio Nobel per la pace sia stato attribuito
alla Campagna internazionale per l’abolizione delle armi nucleari"
Partigiano Bacio.
UN RACCONTO DI VITA PARTIGIANA.
La vicenda del Partigiano Emilio Bacio
Capuzzo.
Progetto "PER NON DIMENTICARE" - Città di Nova Milanese e Bolzano
promosso da Laura Tussi e Fabrizio Cracolici fino al 2020.
Libro di Fabrizio Cracolici, già Presidente A.N.P.I. Sezione di Nova
Milanese
e Laura Tussi, Campagna "Siamo tutti Premi Nobel per la Pace con
ICAN"
Introduzione:
La Resistenza italiana contro il nazifascismo ha ancora eroi da conoscere,
da ascoltare, da commemorare. Emilio Bacio Capuzzo è uno di questi.
Noi abbiamo avuto la fortuna ed il privilegio di essere suoi compagni di
lavoro e di lotta, nella sezione ANPI di Nova Milanese, che gli è stata poi
dedicata; ma anche amici intimi dall’assidua frequentazione favorita
dall’essere vicini di casa.
Per dare l’idea di questo rapporto di amicizia integrale, siamo orgogliosi
di raccontare che, al momento in cui e’ spirato, eravamo nella sua camera
insieme a tutti i suoi più stretti parenti.
Abbiamo quindi potuto raccogliere
commossi le sue ultime parole politiche dedicate a trasmettere l’eredità della
Resistenza nella attuale lotta per la pace: “E’ bellissimo che il
premio Nobel per la pace sia stato attribuito questo anno (2017) alla Campagna
internazionale per l’abolizione delle armi nucleari. Ora dobbiamo
impegnarci per trasformare la proibizione giuridica in disarmo effettivo!”.
Fino all’ultimo respiro nel fatidico 2017, Bacio dimostrava di pensare in
termini di “noi” e non di “io”.
E nel “noi” comprendeva, i suoi vicini, il mondo degli affetti; i suoi
prossimi di classe e di orientamento culturale e politico; ma anche i lontani,
l’intera Umanita’, nella sua speranza incamminata verso la società’ della
libertà e della giustizia nella pace.
Con un libro che narra la sua avventura, abbiamo voluto ricostruire la vicenda
del Partigiano Bacio e la trattazione del ventennio più buio della storia
italiana contemporanea.
[1] Cfr. Cracolici F., Tussi L., Un
Racconto di vita Partigiana. Il ventennio fascista e la vicenda del Partigiano
Emilio Bacio Capuzzo, Mimesis, Sesto San Giovanni-Udine 2012
Fabrizio Cracolici, Laura Tussi
"Un racconto di vita partigiana. Il
ventennio fascista e la vicenda del Partigiano Emilio Bacio Capuzzo"
Edizioni Mimesis, Milano-Udine, 2012
Recensione di Alessandro Marescotti
Questo libro raccoglie la testimonianza di vita di Emilio Bacio Capuzzo,
protagonista della lotta contro il nazifascismo nel milanese. La narrazione
individuale è collocata nell'ambito della storia complessiva della Resistenza
Italiana, a cui il libro dedica ampio spazio ricostruendo prima il periodo
dell'antifascismo dalle origini all'8 settembre 1943 e poi la sequenza delle
stragi nazifasciste dal 1943 al 1945. Siamo quindi in presenza di un libro di
ampio respiro, molto dettagliato, dal taglio per certi aspetti
storico-didattico. E infatti rientra nel progetto "Per non dimenticare"
che è promosso dai due autori: Fabrizio Cracolici e Laura Tussi. Il primo è
presidente dell'ANPI di Nova Milanese (MB). Laura Tussi è invece docente,
giornalista e scrittrice di libri di pedagogia interculturale, tra cui l’ultimo
“Educazione e Pace. Dalla Shoah al dialogo interculturale”, edito anch’esso da
Mimesis. Il progetto in questi anni ha coinvolto molte persone e associazioni,
dando vita a diversi incontri. Il libro rende conto di tale percorso e nella
parte finale raccoglie varie testimonianze, prima fra tutti quella di Moni
Ovadia, finalizzate a porre attenzione sulla attualità della Resistenza.
La parte più toccante del libro è proprio quella sulla storia del
partigiano Emilio Bacio Capuzzo, nato in provincia di Padova nel 1926 e
trasferitosi a Nova Milanese nel 1938. Figlio di un operaio socialista che non
aveva voluto fare la tessera al Partito Fascista, Emilio Bacio Capuzzo si
aggregò nel 1944 ai GAP, i gruppi partigiani, dopo una esperienza di lavoro in
fabbrica. Conosce anche la deportazione nel lager di Bolzano. La sua è stata
una vita difficile, avventurosa, e questo libro serve a comprendere e a
testimoniare come la storia dell'Italia sia stata cambiata proprio da persone
determinate e coerenti come lui. E' giusto dedicare a queste persone un libro,
in modo che anche i giovani oggi sappiano che cambiare la storia è possibile,
anche con il sacrificio personale.
Laura Tussi, nella sua prefazione, evidenzia "l'attualità dei valori
sociali e dei diritti civili e umani di cui occorre continuamente fare
memoria" e offre della Resistenza una chiave di lettura soprattutto
morale, etica e pedagogica, in modo da aprirla alle nuove forme di resistenza,
che oggi sono quelle - sottolinea - della lotta alle mafie, alle guerre,
all'intolleranza.
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