Come si depotenzia la medicina del lavoro e la prevenzione

Non ci sembra che gli intenti del Governo vadano verso il potenziamento della sanità pubblica rafforzando al contempo la vigilanza sulla salute e sicurezza dei lavoratori, facciamo nostra la denuncia sul mancato potenziamento della medicina di base e del lavoro e dei Servizi PSAL delle ASL sui quali gravano ancora blocchi in materia di assunzioni Nei due anni pandemici non ci pare siano state rafforzate le strutture del SSN, gli ospedali continuano ad avere carenze di organici che provocano la paralisi del sistema sanitario pubblico. Il numero degli addetti nelle strutture del SSN deputate alla prevenzione nei luoghi di lavoro, al di là delle enunciazioni dei Ministri, continuano ad essere ridotte all'osso. I vari provvedimenti governativi si sono dimenticati di destinare risorse alla prevenzione pur sapendo che la cura parte proprio dal prevenire malattie e infortuni. Non solo restano vigenti gli accessi limitati ai corsi di laurea sanitari ma non sono ancora individuate le disponibilità di posti negli stessi corsi universitari e di specializzazione per formare un numero adeguato di professionisti della prevenzione La revisione del testo unico sulla sicurezza prevede la sospensione dell’attività di impresa o dell’attività lavorativa in caso di mancata adizione del DVR o per la mancata nomina del RSPP, riteniamo queste norme del tutto insufficienti a garantire la sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici. Siamo in presenza di adempimenti formali e non sostanziali e cosi' operando infortuni, malattie e morti sono in costante aumento. Ancora una volta siamo in presenza di interventi formali che non servono a potenziare la sanità pubblica, a rafforzare la prevenzione e men che mai la medicina di base e del lavoro

Commenti