Presidente della Repubblica: dalla Bce ai servizi segreti l'imbarazzo della non scelta che porterà alla elezione bis di Mattarella

Maionese impazzita o fallimento di ogni mediazione, chiamatela come volete ma gli scenari attorno alla elezione del Presidente della Repubblica sono in continua evoluzione tra veti incrociati, franchi tiratori e candidati decisi nelle segrete stanze dei grandi elettori.

Per giorni il teatrino delle votazioni ha visto veti incrociati e il ricorso alla scheda bianca come risposta a candidati non condivisi.

Molti analisti parlano di debacle del centro destra che ha presentato la  presidente del Senato Casellati ottenendo meno voti di quanto previsto perdendo per strada decine di grandi elettori riconducibili alla loro coalizione.

Dopo la rinuncia di Berlusconi era del tutto evidente che a destra stavano maturando fratture evidenti con il Mov 5 Stelle e il Pd a invocare un candidato condiviso che neppure loro avevano individuato e proposto.

Se guardiamo bene dalla settimana di elezioni del Presidente il centro destra , e soprattutto Salvini, esce con le ossa rotte ma allo stesso tempo il centro sinistra non puo' dirsi in buona salute vista la incapacità di trovare un candidato alternativo a Mattarella. Non sarà navigando a vista che affronterai del resto il mare aperto.

La soluzione per alcuni sarebbe stata quella di Draghi ma in realtà i poteri forti dell'economia e della finanza vogliono che alla Presidenza del Consiglio resti un loro uomo di fiducia. E nel frattempo agli studenti che chiedono di porre fine alla Buona scuola si risponde con il manganello, agli operai in difesa dei posti di lavoro si replica con i licenziamenti collettivi e la liberalizzazione del subappalto.

Se Mattarella ha chiesto di non essere confermato si va facendo strada invece la sua  riconferma, anzi un mandato bis, a prescindere dalla durata dello stesso, resta la soluzione per salvare il Governo dei Migliori ottenendo consensi nella compagine governativa  uscita dalla giornata di venerdi con le ossa rotte tanto da proporre /da FDI al Mov. 5 Stelle fino alla Lega\ un candidato divisivo  come l'attuale responsabile dei servizi segreti in nome di una non meglio definita opzione di genere.

Ironia della sorte a contestare la Belloni non sono stati Leu o Sinistra Italiana ma Matteo Renzi che pure l'aveva voluta come Ambasciatrice caldeggiandone la nomina a capo dei servizi segreti. Quanto resta della cosiddetta sinistra parlamentare è terrorizzata dalla caduta di quel Governo non sostenuto visto che non c'è alcun bisogno dei loro pochi voti, nuove elezioni determinerebbero la  quasi certa esclusione dal Parlamento stando ai sondaggi (a meno che non ritornino nel Pd come fatto da D'Alema). E tra nani della politica e democristiani inclini a mediazioni da sottosuolo la chiarezza espositiva di Renzi ha portato acqua al mulino di Italia Viva.

Non c'è bisogno di mettere il responsabile dei servizi segreti alla Presidenza della Repubblica in un paese nel quale le stragi sono ancora impunite  e avvolte nel mistero, paese nel quale i rapporti sugli anni sessanta e settanta sono ancora secretati, paese delle rinnovate servitu' militari Usa e Nato. Una figura del genere, fuori dal contesto politico, era destinata  scontentare anche parte del Pd e della coalizione che fu di centro destra per questo nell'arco di poche ore la ipotesi è tramontata.

La domanda alla quale rispondere è invece un 'altra: questo teatrino della politica (nel frattempo un altro candidato papabile, Amato, viene eletto Presidente della Consulta) dimostra limiti e incapacità delle forze parlamentari, il Governo dei Migliori è imposto dalla Bce, dalla Nato e da Confindustria ai partiti politici della attuale maggioranza, i poteri fanno e disfanno senza preoccuparsi delle ricadute e consapevoli che il futuro presidente Mattarella, se cosi' è, saprà cogestire con Draghi i processi di ristrutturazione voluti dalla Bce. 

Non sono maturi i tempi per la svolta Presidenzialista e la revisione della Costituzione (tanto si avanti ugualmente tra Stato di eccezione e dpcm), quindi conservare lo stato delle cose presenti resta una garanzia per il Pnrr, il rafforzamento della Nato, le politiche fiscali a vantaggio delle classi abbienti e le politiche antioperaie faranno il loro corso.

Buon weekend a tutti\e.


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