Scappati buoi si chiudono le stalle a proposito della gestione dei contagi in molti enti pubblici

 Scappati buoi si chiudono le stalle

a proposito della gestione dei contagi in molti enti pubblici

a cura del Sindacato di base Cub Pubblico Impiego Pisa


Il proverbio è più che mai indicato per dare una immagine chiara di quanto sta accadendo da Natale in numeri enti della Pa. Decine di contagi, a casa e nei luoghi di lavoro a fronte di interventi spesso tardivi insufficienti dei datori di lavoro e degli uffici competenti in materia di salute e sicurezza. Non pervenuti in tanti casi i Rappresentanti dei lavoratori alla sicurezza  ormai per lo piu' subalterni ai voleri dirigenziali e incatenati alla filiera della sicurezza aziendale.

Da almeno 20 giorni è a tutti chiaro l'aumento dei contagi e i rischi legati al diffondersi nei luoghi di lavoro.

Ma ciò nonostante

  • le misure di igienizzazione e sanificazione non sono state accentuate
  • le misure organizzative atte a scongiurare l'affollamento di uffici e servizi non sono state adottate
  • le mascherine ffp2 sono ancora in attesa di distribuzione
  • misure come prevedere coppie fisse di lavoro ove possibile non sono state prese in considerazione

Si poteva ricorrere allo smart working ma Aran, Anci e Governo volevano solo salvaguardare il ritorno in presenza in antitesi allo smart emergenziale, il risultato è che chi sta in quarantena resta non solo senza smart ma ho dovuto prendere permessi e ferie se non coperto da certificato medico.

Si poteva effettuare controlli di massa con tamponi rapidi di seconda generazione o molecolari per avere una idea di quanto diffusi fossero i contagi nei luoghi di lavoro ma è prevalsa invece la linea del risparmio (tanto a pagare sono sempre e solo lavoratori e lavoratrici)

Solo nelle ultime ore il Governo ha deciso di concedere lo smart a metà del personale (ma a rotazione e con ogni decisione rinviata alla potestà dirigenziale) ma tradotto in numeri si tratta di ben poca cosa.

Un fiume, l'ennesimo, di rassicurazioni dai datori di lavoro che vigileranno sulla nostra salute, salvo poi scoprire che le stesse parole erano state usate due anni fa e da allora migliaia sono i morti di covid

Giorno dopo giorno ci sentiamo sempre più derisi e considerati carne da macello

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