Diciamo basta all'alternanza scuola e lavoro. Investiamo nella scuola pubblica

Dolore, rabbia  ma anche senso di impotenza proviamo davanti alle morti sul lavoro e alla tragica fine dello studente Lorenzo schiacciato da una trave di acciaio nell'ultimo giorno del suo stage presso una azienda della provincia di Udine.

Lorenzo è una delle innumerevoli vittime sul lavoro perchè la sua morte è avvenuta in una azienda  ove gli studenti dovrebbero partecipare a semplici stages seguiti da tutor. Ma è indubbio che ogni critica costruttiva non possa che investire la Buona scuola, la ex Alternanza Scuola-Lavoro, oggi definita “percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento".

La Buona scuola è un decreto folle  approvato dal Governo Renzi e dal Pd e questo decreto non è mai stato messo in discussione dagli Esecutivi successivi che magari sono intervenuti per ridurre la durata degli stages ma senza rimettere in discussione la presenza degli studenti in azienda.

Non si parla invece della assenza di officine e laboratori moderni all'interno delle scuole professionali, i Governi preferiscono inviare gli studenti nelle imprese rinunciando ad investire nella scuola pubblica dove  sarebbero possibili, anzi necessarie, tutte le attività di formazione che invece sono assai deboli. Quanti soldi sono stati investiti nella edilizia scolastica? E quando si parla di scuole in sicurezza si pensano ai cani antidroga all'ingresso ma non a migliorare una edilizia scolastica spesso fatiscente e bisognosa di investimenti e processi innovativi a partire dagli strumenti di studio che dovrebbero essere all'altezza dei compiti formativi e dei tempi.

La delegittimazione della scuola pubblica parte è avvenuta anche attraverso la Buona scuola di Renzi,  si tende ad abituare i ragazzi allo sfruttamento e al precariato, si trasmette  l'idea che la scuola non sia sufficiente a formare la forza lavoro del domani. 

Nelle piccole e medie aziende si investe poco sulla sicurezza, nelle scuole i laboratori e gli strumenti di lavoro sono sovente fermi a 30 o 40 anni fa, mancano palestre e aule multimediali. Da qui bisogna ripartire mettendo fine anche alla Buona scuola per restituire dignità e forza alla scuola pubblica.

Commenti