In ricordo di George Habash

da Il Manifesto. riceviamo dal Giga e pubblichiamo Ricorre oggi l’anniversario della scomparsa, ad Amman, di George Habash, fondatore e Segretario Generale del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina. Nato nella città palestinese di al-Lid nel 1926, si trasferisce nel 1944 in Libano per portare avanti i propri studi in medicina all’Università Americana di Beirut. Nell’estate del 1948, durante le vacanze estive, si trova nella sua città natale e ne testimonia la distruzione e la pulizia etnica per mano dei gruppi sionisti; Habash prende anche parte alla resistenza degli abitanti della città dando il suo apporto come medico di campo. Ritornato a Beirut per proseguire gli studi, insieme al suo docente Costantine Zureiq, partecipa alla formazione dei gruppi del movimento studentesco panarabista nella propria università. Partecipa alla fondazione dell’Organizzazione della Gioventù Araba nel 1951 e del periodico “al-Tha’r” insieme a Wadi Haddad, Hani al-Hindi, Ahmad al-Yamani ed altri. Nel corso degli anni Cinquanta lavora incessantemente assieme ai propri compagni alla creazione dei nuclei del Movimento dei Nazionalisti Arabi, organizzazione progressista che mirava all’unità araba e alla liberazione della Palestina. A seguito della sconfitta del luglio del 1967 i membri della sezione palestinese del Movimento dei Nazionalisti Arabi avanzano la propria tesi in base alla quale la liberazione della Palestina non può essere portata a termine con una guerra convenzionale ma da una guerra popolare protratta, e che questo compito spetti ad un movimento di liberazione nazionale con chiari connotati di classe e non da governi arabi che, per quanto progressisti e vicini a politiche socialiste, spesso rappresentavano null’altro che gli interessi della borghesia. In seguito ad un lungo dibattito interno all’organizzazione, l’11 dicembre 1967 viene fondato il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, organizzazione marxista-leninista che si prefigge come obiettivo la liberazione della Palestina e che rappresenti le istanze della classe operaia e dei contadini, istanze sulle cui basi intende porre le basi per l’edificazione della società palestinese. Habash viene eletto primo Segretario Generale e guiderà il FPLP nel corso degli anni più critici per il movimento di liberazione palestinese, dagli eventi di Settembre Nero in Giordania, passando per la Guerra del Libano, arrivando alla fase dei tentativi di liquidazione della causa palestinese per mano della dirigenza ufficiale dell’OLP. In seguito all’uscita da Beirut nel 1982 rifiuta di piegarsi ai dettami della leadership ufficiale dell’OLP che si dirigeva verso negoziati con l’occupante che offrivano concessioni inaccettabili per il popolo palestinese - pertanto rifiuta anche di dirigersi a Tunisi restando assieme alla dirigenza del partito a Damasco, in Siiria, uno dei pochi paesi a rifiutare la linea dei negoziati abbracciata da Arafat. Nella seconda metà degli anni Ottanta spinge fortemente alla formazione di cellule di resistenza del Fronte nella Palestina occupata, cellule che successivamente avranno un ruolo fondamentale nel corso della Prima Intifada e anche negli anni a seguire, consolidando difatti la presenza e la struttura partitica del Fronte nonostante la clandestinità. Habash si dimette dalla propria carica di Segretario Generale nel corso del Sesto Congresso Generale tenutosi nel 2000; già in passato aveva più volte presentato le proprie dimissioni che, puntualmente, per la sua estrema lucidità e la sua chiara analisi delle contraddizioni politiche e sociali, veniva rifiutata dal quadri di partito. Si dedica al lavoro di studio e di ricerca, vivendo tra Damasco ed Amman, fino alla sua dipartita il 26 gennaio 2008. George Habash ha lasciato un’impronta indelebile in tutto il Mondo Arabo, non solamente nella storia palestinese; ha rivestito difatti un ruolo cruciale nella fondazione di movimenti ed organizzazioni socialiste arabe in tutto il Levante, come nel caso del Partito d’Azione Socialista Arabo in Libano, con l’appoggio ai movimenti di liberazione del Golfo Arabo, della Repubblica Democratica Araba del Sahara, dello Yemen e molti altri paesi. --

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