Intervista ad alcuni studenti sui tirocini nei luoghi di lavoro

D. Iniziamo da quanto accaduto a Lorenzo....

R. La nostra esperienza è diversa e variegata, c'è chi si è limitato a fare fotocopie o a rispondere a telefonate ed email e quanti invece si sono trovati, dopo una settimana, a lavorare fianco a fianco di lavoratori e lavoratrici, spesso senza tutor.

D Quale giudizio esprimete sul rapporto scuola lavoro?


I prof ci hanno parlato di un apprendimento attivo e diretto sul campo, abbiamo genitori che raccontano come una volta diplomati hanno avuto grandi problemi sul mercato del lavoro perchè sapevano fare poco o nulla. Qualche professore ha fatto notare che dovrebbe essere la scuola ad avere laboratori, palestre e spazi attrezzati dove acquisire conoscenze ed esperienze, tuttavia invece di investire nella scuola è più comodo affidarci a ditte esterne per gli stages. Da 4 anni promettono investimenti nella palestra ma, ogni settimana, delle 2 ore ne perdiamo una solo per gli spostamenti verso una struttura adeguata. Lo stesso vale per i laboratori, un buon 30% delle ore scolastiche se ne va per spostarsi alla ricerca di una palestra, di un laboratorio o di un'area attrezzata.  La sensazione diffusa è ben altra: i problemi sono noti ma non si vogliono affrontare e noi ci sentiamo presi in giro per questo la sfiducia verso la scuola cresce ogni giorno...


 D Quindi pochi investimenti nelle strutture scolastiche delegittimano la scuola pubblica?


 Ma noi vediamo lo stages come momento meno stressante della scuola, non ci sono prof che interrogano e danno compiti , sicuramente questa libertà non sarebbe pensabile in uno stage a scuola. Ma dopo la morte di Lorenzo abbiamo anche pensato che dovrebbe essere la scuola il posto dove fare certe esperienze superando le difficoltà con i prof e il sistema scolastico in generale. Invece di portare i cani antidroga perchè non vengono con muratori e geometri ?


D Qualcuno di voi si è infortunato durante lo stage?


Non ci sono molte aziende disponibili agli stages, è capitato che in cucina non ci fosse il dispositivo di protezione di una macchina e una ragazza si sia tagliata un dito, un altro ha avuto fortuna perchè il dispositivo di protezione di una macchina meccanica  non funzionava e sono intervenuti prima che la usasse, poi c'è chi dopo 3 giorni ha avuto strappi muscolari perchè non abituato a pesi e carichi di lavoro. Qualcuno è uscito psicologicamente provato dallo stage, qualche cameriere o cuoco o meccanico non abituato ai ritmi , ai tempi di lavoro, alle regole ferree.. Le esperienze sono assai diverse tra di loro, cambiano da scuola a scuola, ci sono casi nei quali veniamo inseriti nelle attività come se fossimo operai già formati e molte altre situazioni nelle quali le aziende non ci fanno fare quasi nulla per evitare problemi con la sicurezza.



 


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